L'Angelo del Focolar

«GAY IN NAZIONALE? PROBLEMI LORO»


I Gay, Cassano, e quella strana divisa di “Capitan Futuro” De Rossi«Meglio che non dica cosa penso. Sono problemi loro, se la vedessero loro. Mi auguro non ce ne siano in Nazionale» .La posizione in campo come centrale nella difesa a 3, inedita ma dagli ottimi risultati, non è stata la sola stranezza a farsi notare nella performance di Daniele De Rossi contro la Spagna: nella gara d’esordio dell’Italia agli Europei di calcio 2012, terminata con un rassicurante pareggio (!), il campione della Roma e della Nazionale è sceso in campo indossando una particolare maglia da gioco. La stranezza nella divisa di De Rossi, che ha indossato una maglietta con una manica lunga e una corta, non è passata inosservata e le foto del calciatore hanno fatto il giro del web.  
 Così, tutti a chiedersi il perché di questa scelta del centrocampista della Roma.In realtà quella di De Rossi non è una stranezza, né una novità, ma piuttosto un’abitudine e i tifosi lo sanno: da tempo i supporters giallorossi hanno notato la mise di Daniele De Rossi, che scende in campo con una sottomaglia con una sola manica, con la destra lunga a coprire il braccio e la sinistra corta, o viceversa. Lo stesso ha fatto anche in campionato e in diversi match giocati con la Nazionale da circa un anno a questa parte.   
 Sono tante e diverse le ipotesi sul significato della scelta stilistica di “Capitan futuro“: la sua natura di calciatore istintivo e molto superstizioso ha fatto subito pensare ad un portafortuna un po’ inusuale, come i suoi tanti gesti scaramantici pre-partita (uno su tutti, toccare il soffitto del corridoio che porta agli spogliatoi). Un’altra teoria vorrebbe invece il calciatore intento a proteggere i suoi numeosi tatuaggi…De Rossi è un vero appassionato di tatoos: sul braccio sinistro, come ha raccontato lo stesso calciatore, ne ha uno dedicato alla figlia Gaia, avuta dall’ex moglie Tamara Pisnoli (si sono separati nel 2009 dopo tre anni di matrimonio). Si tratta di “un Teletubbies con le parole di Favola dei Modà, gliela cantavo per addormentarla“, ha detto De Rossi, quasi giustificandosi, in un’intervista dello scorso anno al settimanale Rolling Stones. E se la maglietta che copre il braccio servisse a difendere il disegno a cui tiene tanto da colpi in campo che potrebbero rovinarlo? E se invece servisse a nascondere un nuovo (l’ennesimo) tatuaggio? In realtà De Rossi indossa questa strana combinazione di maglie talvolta coprendo un braccio, talvolta l’altro (sul braccio destro ha tatuata una citazione latina: Ubi tu Gaius, ibi ego Gaia, Dovunque tu sia, lì io sarò). Più naturale dunque pensare ad un gesto di pura scaramanzia o a un semplice vezzo da campione. Il mistero lo potrebbe svelare solo lui: chissà che qualche cronista curioso non gliene chieda conto nel corso di questi Europei…Nel frattempo, mister Antonio Cassano, parlando con i giornalisti ( evento raro tipo il transito di Venere davanti al Sole) dice un sacco di cose…A vanvera, aggiungerei…  
  La prima è una pesante caduta di stile, destinata a fare rumore: «Froci (usa proprio questa espressione, ndr) in squadra? Speriamo di non averli». La seconda più personale: «Il problema al cuore? Me la sono fatta addosso, di brutto. Adesso riesco a parlarne, ho ricevuto una grazia anche se non sono credente».  BALO(TTAGGIO) - Si sottrae invece con una certa disinvoltura al ballottaggio Balotelli-Di Natale, ben felice di lasciare a Prandelli il compito di scegliere chi affiancargli in attacco. «Con chi preferisco giocare non lo vengo certo a dire a voi. L’importante è che il ct scelga me» scherza. Ma su Balotelli si sofferma ancora un po’: «Si parla solo di Mario. Secondo alcuni dovrei fargli persino da tutor. Io da tutor? Immaginate come siamo messi». Sul feeling ancora da trovare con il compagno di reparto dà la sua spiegazione: «Non abbiamo mai giocato insieme se non per due partite. Si può solo che migliorare».Poi una serie di battute e aforismi. «Sono nato stanco e vivo per riposare». Sul finire, qualche incauto giornalista gli riporta la frase di Cecchi Paone secondo cui in nazionale ci sarebbero «due gay, un bisex e tre metrosexual». Prandelli l’aveva pre-allertato («mi aveva detto che mi avreste fatto questa domanda») e ciò nonostante dice quello che non doveva dire: «Se lo dice lui che è stato in nazionale. Speriamo che di froci non ce ne siano, se la vedessero loro». Da censura.(Claudia Gagliardi & Luca Gelmini)