L'Angelo del Focolar

(134340) Pluto


E fu così che Hubble scoprì la quinta luna di PlutoneIl super telescopio spaziale ha rivelato l'esistenza di P5.Ha una forma irregolare, dai 10 ai 25 chilometri.Sembra quasi incredibile: Plutone ha una quinta luna. Per il momento l’hanno battezzata con la sigla P5 ma la sua esistenza sta intrigando i planetologi perché si trovano davanti ad un sistema di corpi ben più complesso rispetto a quanto immaginato. La scoperta è ancora una volta del telescopio spaziale Hubble in orbita intorno alla Terra, il quale, ormai da anni, ha fatto del remoto corpo celeste uno dei suoi obiettivi privilegiati nel sistema solare. Infatti anche le ultime tre lune (Nix e Hydra trovate nel 2006 e P4 individuata l’anno scorso) sono il frutto dell’obiettivo del telescopio della Nasa. Caronte, invece, venne scoperto da Terra nel 1978 ed è il maggiore come taglia: 1.207 chilometri. L'ULTIMA SCOPERTA - Il nuovo arrivato ha una forma irregolare con dimensioni tra i 10 e i 25 chilometri. E’ su un’orbita circolare sulla quale volano anche altre lune. Ma, appunto, ciò che stimola la curiosità e la scienza è il loro numero che, secondo i planetologi, deriverebbe da uno scontro tra Plutone ed un altro corpo celeste miliardi di anni fa. Oltre a questo aspetto legato all’origine del sistema plutoniano ancora da chiarire, ci sono altri elementi oggi considerati con attenzione. La conoscenza di quell’ambiente è indispensabile perché nel 2015 arriverà la sonda New Horizon della Nasa per una ricognizione ed è dunque è opportuno evitare rischi. Ma nello stesso tempo si aggiunge un obiettivo in più da indagare se possibile. PLUTONE AL VOTO - Plutone dal 2006, ormai, è stato cancellato dall’elenco dei pianeti del Sistema solare. Così votò l’assemblea dell’Unione Astronomica Internazionale riunita a Praga. E fu emozionante vedere gli astronomi che alzavano la mano per votare contro Plutone. Non tutti furono d’accordo, naturalmente; ma da allora i pianeti finiscono a Nettuno (l’ottavo) e poi inizia la fascia dei corpi ghiacciati transnettuniani di cui ora fa parte, appunto, anche Plutone (ribattezzato 134340 Pluto) e tutti i suoi simili sono stati chiamati plutoidi. Plutone, scoperto nel 1930, ha anche una leggera atmosfera costituita principalmente da metano e quando il corpo celeste si allontana dal Sole nella sua lunga orbita ellittica che nel punto più estremo va oltre i sette miliardi di chilometri, il tenue gas si deposita al suolo ghiacciando. Un remoto luogo di misteri che saranno svelati da New Horizon fra tre anni. Con i cieli occorre pazienza: i tempi, lassù, sono sempre astronomici.  
  Plutone in vari fotogrammi scattati dal telescopio Hubble   (Giovanni Caprara)