L'Angelo del Focolar

ADDIO REGINE, DOPO 123 ANNI IN OLANDA TORNA IL RE


«Grazie Bea per questi intensi e movimentati 33 anni!»Beatrice abdica, Willem-Alexander da ieri sul trono d’Olanda.Gli olandesi hanno un nuovo re: Willem-Alexander (Guglielmo-Alessandro). Ieri mattina alle 10.07 nel Palazzo Reale su Piazza Dam ad Amsterdam, la regina Beatrice ha firmato l’Atto di Abdicazione, con cui il suo figlio primogenito Guglielmo-Alessandro è diventato automaticamente Re dei Paesi Bassi e delle isole caraibiche di Sint Maarten, Bonaire e Curaçao, alcune delle ex-colonie. Erano presenti i rappresentati del governo, il presidente del consiglio Mark Rutte, alcuni membri della famiglia reale: le tre figlie del re Amalia, Alexia e Ariane, e le sorelle e il cognato di quella che ora è la principessa Beatrice: Irene, Christina, Margriet e suo marito Pieter van Vollenhoven, che fu il primo borghese nella famiglia, fatto che nel 1967 al tempo del matrimonio fece scalpore. LA FIRMA - Per la prima volta il momento della firma è stato trasmesso in diretta in televisione, così fuori sulla piazza migliaia di persone agghindate a festa nel colore arancione della casa d’Orange seguivano sui maxi schermi il passaggio delle consegne ed esultavano. Dopo 123 anni sale al trono dei Paesi Bassi di nuovo un uomo, l’ultimo maschio degli Orange a guidare la nazione era stato il re Guglielmo III, padre della regina Guglielmina, nonna di Beatrice, deceduto nel 1890. La Principessa Máxima, argentina e moglie di Guglielmo-Alessandro, da questo momento è la Regina Máxima, mentre la loro primogenita, Amalia è la prima erede al trono, con il titolo di Principessa d’Orange. Alla fine della cerimonia del passaggio di consegne Guglielmo-Alessandro con la sua famiglia si è affacciato per salutare la nazione e ringraziare sua madre Beatrice: «Cara madre, grazie per questi movimentati e intensi 33 anni!». LA PROTESTA - Il pubblico gioiva festante, scandendo «Bea, grazie», mentre c’era solo qualche sparuto repubblicano con la maglietta bianca e la scritta: «Non monarchia, ma democrazia» oppure «Io non sono un suddito». Per il resto un’atmosfera festosa e accogliente, senza incidenti e completamente diversa rispetto al 30 aprile 1980, quando durante l’incoronazione di Beatrice ci fu una forte protesta contro la monarchia, sfociata in guerriglia urbana. In passato il documento di abdicazione passava direttamente nell’Archivio Nazionale a L’Aia, dove ha sede il parlamento olandese, invece da domani l’atto sarà esposto al pubblico nella Chiesa Nuova, in cui ieri pomeriggio il nuovo re è stato ufficialmente investito durante la riunione degli Stati Generali, ovvero la Camera dei Deputati e il Senato insieme. Alla cerimonia di investitura era presente una folla di teste coronate da tutto il mondo, fra cui il principe Alberto di Monaco e il futuro imperatore giapponese Naruhito con la moglie Masako. Dopo l’incoronazione ci sono stati concerti in tutta la città, canti e alla sera lo spettacolare corteo regale lungo i pittoreschi canali di Amsterdam.(Marika Viano)    
(L’omaggio del Google Doodle al nuovo re d’Orange)