Paul Eisen, ebreo revisionista dell'Olocausto, esorta i suoi correligionari a far abrogare tutte le leggi anti-revisioniste!ADESSO NON RIDONO Di Paul Eisen, 29 gennaio 2014[1] Un paio di settimane fa, avevo scritto qui un post[2] sulla crescente consapevolezza in Francia del bisogno di contrastare il violento potere ebraico e su come le persone incomincino a ridere di quel medesimo potere.Nella mia paura, avevo suggerito quello che gli ebrei normali e onesti potrebbero fare, in Francia e altrove. Innanzitutto, si dissocino immediatamente dai loro leader e dalle loro organizzazioni e poi, se ci riescono, facciano le seguenti cose:Premano, pubblicamente e immediatamente, per l'abrogazione delle leggi sul negazionismo dell'Olocausto e di tutte le leggi sui "reati d'opinione", per una ricerca completa e libera sull'Olocausto e su tutta la storia della seconda guerra mondiale, e per la cessazione di tutti i risarcimenti ai sopravvissuti dell'Olocausto.Premano, pubblicamente e immediatamente, affinché Israele riconosca i crimini del 1948, acconsenta al principio del Diritto al Ritorno dei palestinesi e inizi colloqui fattivi con tutti gli interessati sul modo di migliorare immediatamente la terribile situazione in Israele/Palestina.Distinguano pubblicamente tra "antisemitismo" e odio per gli ebrei (potete cambiare le parole, se volete) - trattandosi il primo di un'opposizione legittima al violento potere ebraico, mentre il secondo è un odio cieco per gli ebrei in quanto tali. Riconoscano la legittimità del primo e l'illegittimità del secondo.Poi avevo suggerito che, come detto prima, gli ebrei dovrebbero solo sperare che i loro vicini non ebrei si limitino a ridere. Ebbene, adesso non ridono ..."Jour de Colère" à Paris: Manifestation antisémite - preuves en images:https://www.youtube.com/watch?v=uxsldW-B2m0 [1] Traduzione di Andrea Carancini. Il testo originale è disponibile all'indirizzo: http://pauleisen.blogspot.it/2014/01/theyre-not-laughing-now.html[2] http://pauleisen.blogspot.co.uk/2013/12/une-hallucinante-epidemie.html
Paul Eisen: Adesso non ridono
Paul Eisen, ebreo revisionista dell'Olocausto, esorta i suoi correligionari a far abrogare tutte le leggi anti-revisioniste!ADESSO NON RIDONO Di Paul Eisen, 29 gennaio 2014[1] Un paio di settimane fa, avevo scritto qui un post[2] sulla crescente consapevolezza in Francia del bisogno di contrastare il violento potere ebraico e su come le persone incomincino a ridere di quel medesimo potere.Nella mia paura, avevo suggerito quello che gli ebrei normali e onesti potrebbero fare, in Francia e altrove. Innanzitutto, si dissocino immediatamente dai loro leader e dalle loro organizzazioni e poi, se ci riescono, facciano le seguenti cose:Premano, pubblicamente e immediatamente, per l'abrogazione delle leggi sul negazionismo dell'Olocausto e di tutte le leggi sui "reati d'opinione", per una ricerca completa e libera sull'Olocausto e su tutta la storia della seconda guerra mondiale, e per la cessazione di tutti i risarcimenti ai sopravvissuti dell'Olocausto.Premano, pubblicamente e immediatamente, affinché Israele riconosca i crimini del 1948, acconsenta al principio del Diritto al Ritorno dei palestinesi e inizi colloqui fattivi con tutti gli interessati sul modo di migliorare immediatamente la terribile situazione in Israele/Palestina.Distinguano pubblicamente tra "antisemitismo" e odio per gli ebrei (potete cambiare le parole, se volete) - trattandosi il primo di un'opposizione legittima al violento potere ebraico, mentre il secondo è un odio cieco per gli ebrei in quanto tali. Riconoscano la legittimità del primo e l'illegittimità del secondo.Poi avevo suggerito che, come detto prima, gli ebrei dovrebbero solo sperare che i loro vicini non ebrei si limitino a ridere. Ebbene, adesso non ridono ..."Jour de Colère" à Paris: Manifestation antisémite - preuves en images:https://www.youtube.com/watch?v=uxsldW-B2m0 [1] Traduzione di Andrea Carancini. Il testo originale è disponibile all'indirizzo: http://pauleisen.blogspot.it/2014/01/theyre-not-laughing-now.html[2] http://pauleisen.blogspot.co.uk/2013/12/une-hallucinante-epidemie.html