Andrea Carancini

Gilad Atzmon e Norman Finkelstein: parole di verità contro la coscienza sporca dell'Occidente


Abbiamo appreso ieri dell'odiosa cancellazione della performance che Gilad Atzmon, noto musicista jazz, avrebbe dovuto tenere a Nottingham nel corso del suo tour nazionale di concerti:«Cancellato a 'Ex ebreo' israeliano antisemita concerto nel Regno Unito. La performance di Nottingham di Gilad Atzmon cancellata dopo che residenti riferiscono al consiglio comunale di affermazioni apertamente antisemite»[1].Non è difficile immaginare chi fossero i "residenti" in questione:  anche a Nottingham, evidentemente, non mancano gli esponenti di quella che a suo tempo Annie Kriegel definì come una "insupportable police juive de la pensée" ("insopportabile polizia ebraica del pensiero")[2].Gilad Atzmon ha così commentato:«Non so cosa pensare di tutto ciò. Non mi importa se le persone osteggiano i miei scritti ma la mia musica non ha niente a che fare con essi. Penso che sia sleale»[3].In effetti, è proprio così.E la tanto conclamata "libertà di espressione", agitata come una clava quando si tratta delle vignette di Charlie Hebdo?Mi sembra che, a proposito del clima che stiamo vivendo, il dito sulla piaga sia stato messo da Norman Finkelstein. La citazione del suo intervento è un po'lunga ma merita di essere letta con grande attenzione:«Nella Germania nazista, c'era un settimanale antisemita "Der Stürmer". Diretto da Julius Streicher, era conosciuto come uno dei sostenitori più accesi della persecuzione degli ebrei nel corso degli anni '30. Tutti ricordano le caricature morbose di Der Stürmer sugli ebrei, popolo che in quegli anni doveva affrontare diffuse discriminazioni e persecuzioni. Le vignette evidenziavano tutti gli stereotipi comuni sugli ebrei: naso storto, l'avidità, l'avarizia. Immaginiamo che in mezzo a tutta questa morte e distruzione, due giovani ebrei avessero fatto irruzione nella sede del giornale Der Stürmer e avessero ucciso tutto il personale che li aveva umiliati, degradati, avviliti, insultati».Così prosegue l'articolo che ha riportato il suo intervento:«Finkelstein si è soffermato - in un'analogia tra un ipotetico attacco contro il giornale tedesco e l'attacco fatale del 7 gennaio scorso, presso la sede di Parigi della rivista satirica Charlie Hebdo, che ha ucciso 12 persone, tra cui il suo direttore e alcuni dei suoi maggiori vignettisti. Il settimanale è noto per il suo contenuto polemico, tra cui le degradanti caricature del profeta Maometto, nel 2006 e nel 2012.«L'attacco ha innescato una massiccia protesta globale, con milioni di persone in Francia e in tutto il mondo che sono scesi in piazza a sostegno della libertà di stampa dietro il grido di battaglia: «Je suis Charlie».«Le vignette del profeta Maometto che Charlie Hebdo ha realizzato «non è satira» e non hanno sollevato un "dibattito", secondo Finkelstein.«La Satira genuina si esercita contro di noi, per portare la nostra comunità a pensare due volte le proprie azioni e parole, o contro le persone che hanno potere e privilegio», ha aggiunto.«Ma quando le persone sono infelici e sconsolate, senza speranza, impotenti, allo stesso modo se voi se voi prendeste in giro una persona senza fissa dimora, non si tratta di satira», ha affermato Finkelstein.«Questo non è altro che sadismo. C'è una grande differenza tra satira e sadismo. Charlie Hebdo è il sadismo. Questa non è satira».«La «comunità disperata e disprezzata» di oggi, sono i musulmani, ha precisato, citando il gran numero di paesi musulmani in preda a morte e distruzione, come la Siria, l'Iraq, Gaza, il Pakistan, l'Afghanistan e lo Yemen.«Allora due giovani disperati esprimono la loro disperazione contro questa pornografia politica che non è diversa da quella di Der Stürmer, che in mezzo a tutta questa morte e tutto questa distruzione, dichiarò che era nobilitato a degradare, avvilire, umiliare e insultare i membri di questa comunità. Mi dispiace, può essere molto politicamente scorretto dire questo, ma non ho alcuna simpatia per questi [la redazione di Charlie Hebdo]. Dovevano essere uccisi? Ovviamente no. Ma, naturalmente, Streicher non avrebbe dovuto essere impiccato. Io non ho sentito dire questa cosa da molte persone», ha sottolineato Finkelstein.«Streicher era uno di quelli che sono stati accusati e giudicati al processo di Norimberga dopo la seconda guerra mondiale. Egli è stato impiccato per le sue caricature»[4].FINE DELLA CITAZIONE DELL'INTERVENTO DI NORMAN FINKELSTEINEcco il punto della questione: Julius Streicher venne impiccato, a Norimberga, per delle caricature.Quindi, a quanto pare, anche in occidente si può essere condannati a morte per delle vignette!A proposito di Norimberga: una delle affermazioni di Gilad Atzmon che hanno scandalizzato la predetta polizia del pensiero è la seguente:«Norimberga fu un tribunale fasullo: Israele ne merita uno vero»[5].Perché, non è vero?Post scriptumSi parla così tanto di Gilad Atzmon come "antisemita" che a volte ci si dimentica che costui è pur sempre un musicista. Ma com'è Atzmon come musicista?Così si esprime al riguardo l'autorevole Musica Jazz (n° 767, ottobre 2014, p. 59):FUORI DAGLI SCHEMI: GILAD ATZMON AND THE ORIENT HOUSE ENSEMBLEDi Lara Bellini«Come descrivere Gilad Atzmon, sassofonista israeliano da anni emigrato nella capitale britannica? A chi ama immaginarlo esclusivamente uomo tutto d'un pezzo, immerso in seriose elucubrazioni filosofiche, e musicista impegnato nel sostegno della causa palestinese (Atzmon ha un master in filosofia e dissente senza termini dalla politica della propria madrepatria nei confronti dei territori palestinesi occupati), il sassofonista risponde con il suo umorismo tagliente. Sul palco del Pizza Express di Soho sciorina battute autoironiche, domandandosi come sia possibile che «la gente ascolti questo tipo di musica (il jazz) volontariamente»: si diverte insomma a demolire qualunque immagine granitica di sé. Per quelli che invece vorrebbero sminuirlo riducendolo a un giullare del sassofono e del clarinetto, Atzmon ribatte esibendo tecnica strumentale a dir poco feroce e vantando un folto numero tra romanzi e saggi che non manca di promuovere durante i concerti, naturalmente insieme ai cd, ricordando al pubblico che «sono disponibile per qualche ora ma non ve lo consiglio: sono stato in mia compagnia a lungo e non è una bella esperienza; ma, se volete portarmi a casa con voi, ci sono parecchi dei miei album in vendita».«L'umorismo è la misura costante dei suoi concerti, così come le citazioni da Charlie Parker, verso cui Atzmon è grande debitore: nel suo arrangiamento di Cherokee (standard ricorrente nel suo repertorio live) si sentono certo echi di Bird ma il fraseggio urgente del contralto ricorda tanto anche Massimo Urbani, come se il Mediterraneo facesse da immaginario trait d'union stilistico.«Nel locale londinese il chitarrista Saul Rubin (già con Rollins) è stato invitato a unirsi all'Orient House Ensemble, ovvero al pianoforte di Frank Harrison (unico altro membro originario del quartetto), al possente basso di Yaron Stavi e alla batteria di Eddie Hick: la chitarra aggiunge un tappeto armonioso ai magnifici assoli arrabbiati di Atzmon, dove la destrezza al clarinetto e al sax soprano è insuperabile nel tradurre in jazz le colorature medio-orientali di molti brani. Ma l'umorismo è sempre dietro l'angolo e così, mentre i cinque uomini sul palco (cui, beninteso, gli anni e la vita notturna non hanno regalato favori) si esibiscono in un brano dedicato a Moana Pozzi, alle donne nel pubblico non rimane che sperare che tra le pennellate à la Nino Rota si materializzino cinque baldi giovani. Ma il destino è crudele».Che dire di più? A quanto pare, certi "residenti" di Nottingham non sanno cosa si sono persi ... [1]  Anti-Semitic Israeli 'Ex-Jew' Has UK Performance Cancelled Gilan Atzmon's Nottingham performance cancelled after residents report openly anti-Semitic statements to local council:http://www.israelnationalnews.com/News/News.aspx/190336#.VMS-X2d8PIV[2] http://fr.wikipedia.org/wiki/Annie_Kriegel[3] "I don't know what to make out of it. I don't care if people oppose my writing but my music has nothing to do with it. I think it's unfair": ibidem.[4] Norman Finkelstein: «Charlie Hebdo non è satira, è sadismo»: http://albainformazione.com/2015/01/20/norman-finkelstein-charlie-hebdo-non-e-satira-e-sadismo/[5] "Nuremberg was a fake tribunal, Israel deserves a real one,": vedi l'articolo citato nella nota 1.