LETTERA APERTA DI UN DETENUTO

Post n°3 pubblicato il 12 Luglio 2009 da carce.re
 

Da un anno i miei cari non mi vedono: può la mia pena negare dei diritti alla mia famiglia?

 

La pena è mia: di chi i diritti? Sempre nella parte prima della Costituzione, l’articolo 28 recita: “I funzionari e i dipendenti dello Stato… sono direttamente responsabili, secondo le leggi penali, civili e amministrative, degli atti compiuti in violazione dei diritti. In tali casi la responsabilità civile si estende allo Stato…”. E cosa fa lo Stato per questi cittadini che subiscono la violazione dei loro diritti a non poter vedere il loro congiunto detenuto? Da loro non può pretendere solo i doveri con il pagamento delle tasse. È un diritto oppure no per questi familiari poter vedere il loro congiunto detenuto? C’è scritto all’articolo 29 della Costituzione: “La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio”. I diritti di quale famiglia? È compresa anche quella del detenuto? Vi è, poi, la legge 26 luglio 1975, nr. 354, meglio conosciuta come Ordinamento penitenziario, che all’articolo 10 3° comma, afferma: “Particolare favore viene accordato ai colloqui coi familiari…”, mentre all’articolo 42 dice che “i trasferimenti sono disposti per gravi e comprovati motivi di sicurezza, per esigenza dell’istituto, per motivi di giustizia, di salute, di studio e familiare. Nel disporre i trasferimenti deve essere favorito il criterio di destinare i soggetti in istituti prossimi alla residenza delle famiglie…”.

Tutto ciò, va considerato nell’ottica dell’articolo 28: “Particolare cura è dedicata a mantenere, migliorare o ristabilire le relazioni dei detenuti e degli internati con le famiglie” e, nell’articolo 15, “il trattamento del condannato e dell’internato è svolto… agevolando opportuni contatti con il mondo esterno e di rapporti con la famiglia”. C’è, poi, nelle Regole penitenziarie europee, l’articolo 65 primo comma che dice: “Ogni sforzo deve essere fatto per assicurarsi che i regimi degli istituti siano regolati e gestiti in maniera da: lett. C) mantenere e rafforzare i legami dei detenuti con i membri della loro famiglia e con la comunità esterna, al fine di proteggere gli interessi dei detenuti e delle loro famiglie”.

La pena è mia: di chi i diritti? I nostri parlamentari dicono: “Le leggi vanno applicate”. Ma davvero si può dire che quella penitenziaria, con i trasferimenti, venga applicata? La pena è mia in qualsiasi carcere io la sconti, ma dei miei familiari è il diritto di vedermi perché non hanno pena da espiare, ma solo affetto da dare e ricevere, e i sentimenti non si possono elemosinare.

Sono di Lecce, sono detenuto ininterrottamente dal 1993 e mi trovo nel carcere di Carinola (CE). Da un anno i miei cari non mi vedono: può la mia pena negare dei diritti alla mia famiglia? 

 
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COSA VORREI FARE CON QUESTO BLOG

Post n°2 pubblicato il 12 Luglio 2009 da carce.re
 

 

VORREI :

1- POTER DARE NOTIZIE DI OGNI CARCERE IN MODO CHE SE A QUALCUNO DOVESSE CAPITARE DI ESSERE TRASFERITO O COMUNQUE PORTATO IN QUALSIASI CARCERE SAPPIA CORRETTAMENTE COSA DEVE FARE COSA PUO' PORTARE COME PUO' RAGGIUNGERLO CHE QUALI SONO GLI ALBERGHI PIU' CONVENIENTI .

2- VORREI ESSERE AIUTATA DA VOI PER AVERE TUTTE LE PROCEDURRE DI OGNI CARCERE, PERCHE' SAPETE CHE SPESSO NON CE LE DANNO COMPLETE, COMPRESO QUELLO CHE PUO' ENTRARE E QUELLO CHE SERVE LA DOMANDINA, DOCUMENTI OBBLIGATORI E TUTTO IL RESTO.

3- VORREI DIVULGARE CERTE COSE CHE ACCADONO ALL'INTERNO ES: QUANDO NON GLI DANNO LA POSSIBILITA' DI LAVARSI CON L'ACQUA CALDA, SPENGONO I RISCALDAMENTI , MALA SANITA'..........

4- VORREI TROVARE LA FORZA DI RACCOGLIERE LE FIRME PER CAMBIARE CERTE REGOLE ,SIAMO TANTI E POSSIAMO FARCELA ES. QUANDO HANNO DELLEDISCUSSIONI INTERNE ,SONO LORO CHE DEVONO SUBIRE LA PUNIZIONE ,DUNQUE NO HAI TRASFERIMENTI ASSURDI ,METTONO SOLO LA FAMIGLIA IN DIFFICOLTA' ULTERIORMENTE, PER LORO UN POSTO VALE L'ALTRO.

5- VORREI CHE I BAMBINI NON ENTRINO E VENGANO  TRATTATI COME GLI  ADULTI CI DEVE ESSERE UN ALTRO SISTEMA, SENZA PERQUISIZIONI E QUANDO IL DETENUTO ESCE ,DOPO IL COLLOQUIO, DOVRA' LUI ESSERE PERQUISITO SE LO TROVANO CON QUALCOSA PERDE IL DIRITTO DI VEDERE I FIGLI IN CARCERE.

6- NON VOGLIO SOSTITUIRMI ALLA LEGGE ,QUELLA LA FANNO I TRIBUNALI ,MA VORREI POTER AVER DIGNITA' IO ,I MIEI FIGLI ,PENSO CHE LUI DEVE PAGARE SE HA COMMESSO QUALCOSA ,COSI' INVECE GLI UNICI A PAGARE SIAMO NOI FUORI.

7- MANDATEMI I VOSTRI SUGGERIMENTI ,STORIE , INFORMAZIONI IO LE PUBBLICHERO' , SOLO CHI VIVE QUESTA ESPERIENZA SA' COSA VUOL DIRE AVER BISOGNO ED ESSERE SOLA ,AIUTIAMOCI

 

 

 
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la mia esperienza

Post n°1 pubblicato il 05 Luglio 2009 da carce.re

 

Ho conosciuto un uomo il 5 maggio 2007 e mi sono innamorata, dopo due giorni mi dice di essere stato in carcere per 10 anni ,ritiene che per corretezza doveva dirmelo ,anche perchè qualcun'altro lo avrebbe fatto se la nostra storia continuava.

Giustissimo,corretto.

Ci siamo conosciuti e dopo una settimana siamo andati a vivere insieme , fino qui tutto bene.

Alti e bassi ,ma niente di tragico ,quello che capita a tutte le coppie che non sono abituate a vivere in due.

Questi sono stati i nostri primi 8 mesi, dopo di che lo hanno arrestato mentre rapinava una banca..............................

Da quel momento la mia vita cambia completamente,in peggio, ho difficoltà a lavorare perdendo la mia posizione, non so' più con chi posso parlare perchè molti si sono dileguati, ma sopratutto i suoi (amici)

Non dico nulla ai miei genitori che si sono legati,vedono in lui una brava persona, lui è una brava persona, ma pensava un'altra volta di avere una scorciatoia.

Il primo processo in direttissima gli danno quasi 15 anni, per una tentata rapina ,il mio mondo era sempre piu' in fondo,ASSURDO, come è possibile tutto questo ????

Io ho sempre creduto che la legge fosse GIUSTA e CORRETTA ,ma questo non vero,  tutto quello che mi stava capitando mi sembrava un incubo,si sente parlare in televisione che qualcuno ha ucciso qualcun'altro e viene mandato ai domiciliari o gli danno 8 anni ,ma lui che non aveva ucciso come poteva essere condannato a 15 anni???

Io avevo deciso di stargli al fianco ,ma devo dire che così mi sembrava tutto troppo, io non ho mai avuto questo genere di problemi ,ma penso che solo un vigliacco volta le spalle ,ma allo stesso tempo capisco chi lo fa, perchè in tutto il periodo della detenzione ho conosciuto tante mogli,fidanzate che mi hanno raccontato le loro avventure ,che durano anche da 20 e più anni.

Siamo arrivati al giorno dell'appello e i 15 anni sono diventati 4 anni e 8 mesi, magia????? Buon senso ??????  NON LO SO'

VI RACCONTERO' LE MIE  DISAVVENTURE  DA QUANDO LUI E' ENTRATO A SAN VITTORE.

 

 
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