Creato da LORISMANIA il 19/05/2012
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Innamorarsi è facile, amare è tutt'altra cosa

Post n°52 pubblicato il 25 Novembre 2016 da LORISMANIA
Foto di LORISMANIA

Di innamorarsi sono capaci tutti, di amare no

 

Amare è un’altra cosa.
È alzarsi le maniche, lottare e farcela.
È prendersi cura di lei, mettere la sua felicità prima della tua.
Magari è anche avere il coraggio di lasciarla andare perché sai che con te è come un uccello in gabbia. E allora tu decidi di aprirla, quella gabbia.
Amare è chiedere scusa. Mettere l’orgoglio da parte quando magari non è nemmeno colpa tua, ma tu chiedi scusa lo stesso perché non vuoi perderla.
Amare è farla sentire bella anche con i suoi chili di troppo, le smagliature o le sue insicurezze.
Innamorarsi è una capacità che hanno tutti, amare invece no.
Quello bisogna impararlo.

 
 
 

il paradosso del nostro tempo

Post n°51 pubblicato il 11 Novembre 2016 da LORISMANIA
Foto di LORISMANIA

 
 

ll paradosso del nostro tempo:
abbiamo edifici sempre più alti, ma moralità più basse
autostrade
sempre più larghe, ma orizzonti più ristretti.
Abbiamo case più grandi
e famiglie più piccole, più comodità, ma meno tempo.
Abbiamo più istruzione, ma meno buon senso,
più conoscenza, ma meno giudizio, più
esperti e ancor più problemi, più
medicine, ma meno benessere.
Beviamo troppo,
fumiamo troppo,
spendiamo senza ritegno,
ridiamo troppo poco,
guidiamo troppo veloci,
ci arrabbiamo troppo,
facciamo le ore piccole,
ci alziamo stanchi,
vediamo troppa TV
e preghiamo di rado.
Abbiamo
moltiplicato le nostre proprietà, ma ridotto i nostri valori.
Parliamo troppo,
amiamo troppo poco
e odiamo troppo spesso e con troppa
facilità.
Abbiamo imparato come guadagnarci da vivere, ma non come
vivere.
Abbiamo aggiunto anni alla vita, ma non vita agli anni.
Siamo andati e tornati dalla Luna,
ma non riusciamo ad attraversare la strada
per incontrare un nuovo vicino di
casa.
Abbiamo conquistato lo spazio
esterno, ma non lo spazio interno.
Abbiamo creato cose più grandi, ma
non migliori.
Abbiamo pulito l' aria, ma inquinato l' anima.
Abbiamo dominato l' atomo, ma non i pregiudizi.
Scriviamo di più, ma impariamo
di meno.
Pianifichiamo di più, ma realizziamo meno.
Abbiamo imparato a
sbrigarci, ma non ad aspettare.
Costruiamo computer più potenti per
contenere più informazioni e per
produrre più copie che mai, ma
comunichiamo sempre meno fra di noi.
Questi sono i tempi del fast food
e della digestione lenta, grandi uomini e
piccoli caratteri, ricchi
profitti e povere relazioni.
Questi sono i tempi di due redditi e più
divorzi, case più belle ma famiglie
distrutte.
Questi sono i tempi dei
viaggi veloci,
dei pannolini usa e getta,
della moralità a perdere,
delle relazioni di una notte
e delle pillole che possono farti fare di
tutto, dal rallegrarti al
calmarti, all' ucciderti.
E' un tempo in cui
ci sono tante cose in vetrina e niente in magazzino.
Un tempo in cui la
tecnologia può farti arrivare questa lettera e in cui
puoi scegliere di
condividere queste considerazioni con altri o di
cancellarle.
Ricordati
di spendere del tempo con i tuoi cari ora, perché non saranno con
te per sempre.
Ricordati di dire una parola gentile a qualcuno che ti
guarda dal basso in
soggezione, perché quella piccola persona presto
crescerà e lascerà il tuo
fianco.
Ricordati di dare un caloroso
abbraccio alla persona che ti sta a fianco,
perché è l' unico tesoro
che puoi dare con il cuore e non costa nulla.
Ricordati di dire "vi
amo" ai tuoi cari, ma soprattutto di pensarlo.
Un bacio e un abbraccio
possono curare ferite che vengono dal profondo
dell'anima.
Dedica tempo
all' amore,
dedica tempo alla conversazione
e dedica tempo per
condividere i pensieri preziosi della tua mente.
Buona Vita

 

 
 
 

Senza attrazione non c’è vero amore

Post n°50 pubblicato il 27 Ottobre 2016 da LORISMANIA
Foto di LORISMANIA

Senza attrazione non c’è vero amore

 

Non sempre gli amori nascono da un fuoco iniziale, da un’attrazione erotica. Si dà per scontato che sia così, e spesso lo è, ma non sempre.

Si può apprezzare una persona e poi amarla, dopo anni di frequentazione. Per trovare l’amore bisogna prima aver trovato se stessi. La ragione per cui fatichiamo a vivere tutta la vita a fianco di una medesima persona è che non siamo sufficientemente centrati dentro di noi: una folla di “io” ci litiga nel petto, inducendoci a cambiare preferenze di continuo, nell’illusione che questo rappresenti il modo migliore di sentirsi vivi. Così la vita diventa un’adolescenza interminabile, alla ricerca del ”centro di gravità permanente”…

Non si può amare veramente qualcuno se non si è attratti fisicamente da quella persona. Se non si desidera toccare il suo corpo, sentire il suo odore, ascoltare la sua voce più di ogni altra al mondo. L’amore non è solo questo, ma è anche questo. Ed è un “anche” su cui si appoggia tutto l’edificio. Esistono coppie che avanzano nella vita a braccetto, dopo aver sublimato la percezione dei sensi. E ne esistono altre, molto più numerose, che non hanno sublimato un bel niente e si tradiscono alla chetichella senza però spaccarsi. Il segreto della loro durata non consiste nella mancanza di passione, quanto piuttosto nella presenza di un interesse che considerano superiore: i figli, le necessità economiche, le convenienze sociali o più semplicemente la paura della solitudine, che è sempre tanta, ma dopo una certa età riesce persino ad aumentare.

Se tante storie cominciano col fuoco, ma dopo qualche folata si ritrovano in cenere, perché non rivalutare quelle alimentate in partenza dalla fiammella di un affetto fraterno?

L’ attrazione fisica, è dimostrato, non porta di per sé alla compatibilità caratteriale e alla comunanza di interessi. Mentre il percorso opposto può rivelarsi soddisfacente e alla lunga persino sorprendente. Prendi due amici che hanno un sacco di cose da dirsi e da darsi, li metti insieme e… Meglio fermarsi qui perché i sentieri della conoscenza in questo contesto sono disseminati degli scheletri d’amicizie che non sono mai riuscite a diventare amore e alla fine si sono ritrovate a non essere più neanche delle amicizie. Il problema è che non si riscontra quasi mai una reciprocità di intenti ( uno dei due, cioè, prova passione autentica). Perché la Coppia Tiepida funzioni occorre una giusta miscela fra caldo e freddo, fra le aspettative di chi ama e quelle assai diverse di chi si lascia amare, ma restituisce in cambio “solo” gratitudine, compagnia e affetto. E’ in fondo l’illusione di tutti quegli innamorati che sperano di convincere chi non lo è a stare con loro, convinti che la passione di uno possa bastare per entrambi. Quando si è centrati dentro, insomma, ovvero quando il meno preso dei due è ormai talmente spossato dalla vita da apprezzare il tepore di un sentimento stabile, si ottengono buoni risultati senza vivere questa decisione come una resa.

 

 

 
 
 

il BUONSENSO...

Post n°49 pubblicato il 01 Ottobre 2014 da LORISMANIA
Foto di LORISMANIA

Caro/a Amico/a.

E' con tanta tristezza che ti partecipiamo la morte di un amico molto caro che anche tu ricorderai molto bene: si chiamava BUONSENSO....

E' vissuto per molti e molti anni fra di noi.

Nessuno conosceva con precisione la sua età perché il suo atto di nascita è semplicemente sparito dall'ufficio anagrafe forse distrutto perché molto antico.

Ma noi ci ricordiamo molto bene di lui soprattutto per le lezioni di vita vissuta che ci dava, come:

"Il mondo è di quelli che si alzano presto"

"Non possiamo sperare tutto dagli altri"

"Quello che mi succede può anche essere in parte colpa mia"

E anche...

IL BUONSENSO viveva solo con regole semplici:

"non spendere più di quanto possiedi"

e di chiari principi educativi

"solo ai genitori spetta la parola finale".

E' successo che il BUONSENSO ha cominciato a perder terreno, quando i genitori cominciarono a criticare i professori che ritenevano di aver fatto il loro lavoro pretendendo che i ragazzi imparassero soprattutto il rispetto e le buone maniere.

Sapendo che un educatore fu rimosso dal suo incarico per aver redarguito un alunno per il suo comportamento male-educato durante la lezione in classe il BUON SENSO ebbe un colpo che aggravò la sua salute.

La salute peggiorò ancor più quando le Scuole furono obbligate a chiedere sempre autorizzazione ai responsabili dei loro allievi anche per l'applicazione di un banale cerotto su piccole ferite accidentali fattesi da un alunno durante la ricreazione.

Men che meno la scuola poteva informare i genitori di altri pericoli ben più gravi nei quali i ragazzi incorrevano fuori della scuola.

Infine il BUONSENSO perse la voglia di vivere quando si rese conto che ladri e  criminali ricevevano dalla Società un trattamento globale migliore di quello dato alle loro vittime.

Infatti aveva ricevuto già forti colpi morali e fisici quando la Giustizia decise che era crimine difenderci contro i delinquenti che avessero invaso la nostra casa.. A questi ultimi era invece concesso di potersi rivalere in tribunale contro di noi legittimi proprietari allegando aggressione e attentato alla loro integrità fisica.

Il BUONSENSO perse poi definitivamente tutta la fiducia e la voglia di vivere quando seppe di quel caso di una donna di casa che per sua totale imperizia scottò le gambe rovesciandovi sopra del caffé bollente ed ebbe la sfrontatezza di citare in Tribunale il fabbricante della caffettiera riuscendo alla fine vincere la causa e ricevere un'indennizzazione milionaria.

Certamente anche voi avrete notato che la morte del BUONSENSO fu preceduta dalla scomparsa:

- dei suoi genitori: Verità e Fiducia

-di sua moglie:Discrezione;

-e dei suoi figli: Responsabilità e Giudizio

Invece il BUONSENSO lascia il suo posto a quattro falsi fratelli:

-io conosco bene i miei diritti naturali e acquisiti.

-la colpa non è mia.

-Sono una vittima della Società.

-I miei genitori non sanno un cavolo e pretendono troppo.

Sappiamo che non ci sarà una gran folla ai funerali del BUONSENSO anche perché non ci sono più molte persone che l'abbiano conosciuto bene e quindi saremo in pochi a renderci conto che lui se ne è andato per sempre.

Ma se tu ti ricordi ancora di lui e volessi far rivivere la sua memoria, partecipa tutti i tuoi amici della sua scomparsa facendo circolare questo annuncio.


Altrimenti non fare nulla e lascia tutto così come si trova!!!




 

 

 
 
 

I sogni non sono soltanto illusioni

Post n°48 pubblicato il 25 Febbraio 2014 da LORISMANIA
Foto di LORISMANIA

Non tutti i sogni vengono per nuocere. È da qui che ci si può trasformare in scrittori e liberare su carta il desiderio più profondo della nostra vita. Quello che spesso viene strozzato dalla paura, ma il cui perseguimento rappresenta la vera ragione per cui siamo al mondo, al punto che rinunciarvi conduce alla depressione. Son sufficienti dieci minuti di silenzio assoluto, merce rara ormai persino ai funerali. La penna che scorre sul foglio. Si respira un’atmosfera magica di sforzo allegro.

Ecco alcuni di questi pensieri espressi da anonimi di sesso e età diversi :

costruire con coraggio le gambe ai sogni che in fondo ancora ho.

Passare la vita in pace con me stesso e la donna che amo. Non cerco la notorietà, solo l’amore. E speriamo che in questa vita l’Inter vinca la Coppo dei campioni.

Laurearmi a quasi 54 anni e poi insegnare.

Non aver paura del giudizio della gente, così le vorrei più bene.

Educare i bimbi degli altri in un asilo e averne uno mio con la persona giusta.

Riuscire a rispondere alla domanda: perché è successo proprio a me?

Fare il pianista di piano bar.

Superare il muro che mi impedisce di sentire e vedere dentro e fuori di me.

Vivere in pace con chi mi sta vicino, abbassando l’aggressività.

Contribuire all’incremento della bellezza.

Ricomprare la bicicletta che avevo da ragazzo.

Liberarmi delle mie paure e lasciare la mia ragazza.

Dedicarmi più agli altri per essere più serena io, ma è faticoso.

Sdraiarmi su un prato di montagna e osservare le nuvole in cielo.

Un compagno che mi sappia ascoltare e non mi rimproveri sempre dicendo che non valgo niente.

Dormire sereno e sognare.

Esprimere quel che penso col mio basso elettrico e la matita.

Fotografare il mondo e raccontarlo a tutti.

Amare gli animali e dare loro un po’ di paradiso in terra.

Inventare giocattoli per ragazzi/adulti.

Trovare il “deposito sogni”, perché i miei li ho esauriti e vorrei prenderne un po’.

Che nessuno mi chiedesse più: FRA UN BAMBINO E UN CANE CHI SALVERESTI?

Smentire chi crede che l’amore sia solo un sogno dell’adolescenza.

Recuperare il rapporto con mia madre, perdonare mio padre e togliermi di dosso questa perenne malinconia.

Vorresti sapere il mio sogno? E io non te lo dico!.

Non avere in risposta alle mie domande : niente, perfetto, un attimino, non c’è problema…

Che ai bambini piacciano le strade più faticose, come tifare Toro.

Capire cosa ci sto a fare qui.

Smettere di sognare.

Vedere i dirigenti di certe aziende condannati a spiegare il significato dei loro glossari anglofobi e recitare filastrocche di Rodari.

Svegliarmi con il sorriso sulle labbra.

Trovare in me(ma soprattutto fuori di me!) le motivazioni per mettere al mondo un figlio.

Riuscire ad esprimere le cose che non riesco per timidezza a tirar fuori.

Non ho famiglia e sogno che qualcuno mi consideri in famiglia e io nella sua.

Ballare un pezzo senza passi prefissati, una musica non conosciuta in cui giocare a carte scoperte, senza il timore di esporsi.

Essere l’amministratore delegato di una banca che si occupa del finanziamento ai Paesi più poveri.

Giocare con i vuoti e pieni, colmare i vuoti vuoti, svuotare i pieni pesanti, e stare in equilibrio.

Sono vecchia, ma sogno di avere ancora un sogno.

Diventare pizzaiolo e saper giocare a calcio.

Fare una nuova rivoluzione.

Una bambina con problemi gravi, anche fisici, mi ha detto:” posso suonare il flauto “ e io scettico gliel’ho avvicinato alla bocca. “ sentito? “ e io “ No “. E lei “ l’ho suonato con la mente “!. Vorrei sentirla per tutta la vita.

 
 
 
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