Creato da: grandedrago il 21/10/2004
Meravigliosa/ Luna, a notte fonda/ mi siede accanto.
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*** A tarda sera coi gusci di noce disegnavamo stelle più luminose. La tv era spenta, ma trasmetteva un Sogno lieve, una voce nella notte che animava i quadri, le rose del lenzuolo gonfio appena d'un alito di quiete. Nel cassetto, ieri, ho ritrovato il tuo sguardo, un piccolo veliero, questo guscio nascosto sopra un raggio di vecchia Luna. ***
Scusa se ho osato sognarti ma la mia mente sai, non m'appartiene più come la barca del pescatore in tempesta come il petalo ghermito dal vento all'Anemone trasvola i flutti del sogno estatico. Carlo Bramanti
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Ho avuto in dono una porzione di cielo, ***
Dimentica il desiderio, domande e risposte. Dimentica le persone e il mondo. Sii l'attimo illuminato, la rosa che nessuno coglie. Carlo Bramanti |
Amai i tuoi occhi, te lo giuro, perché non chiesero mai chi ero, cosa facevo, perché sapevano vedere oltre etichette ed onori. Amai i tuoi occhi, confesso, perché mi scavarono dentro da subito, fino a trovarmi nel vuoto con un solco di luce e i mondi fragili delle tue pupille come germoglio.
Carlo Bramanti
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Il mio viaggio finisce qui, dov'era iniziato.
Libro Il silenzio a me caro, Carlo Bramanti
Non aprii le braccia solo per stringerla a me: era il Volo tanto temuto e ancor più desiderato, semplicemente la traversata più lunga e rischiosa a cui le mie ali potessero ambire. Non perdersi è facile: basta non legarsi mai a qualcuno o qualcosa e prendere il meglio di tutto. Sì, ma ammesso che uno ci riesca, non sarebbe lo stesso un'esistenza triste e vuota? Mi hanno dato del pazzo, mi hanno chiamato poeta o fotografo, ma io non sono stato né l'uno né l'altro: sono solo uno sbandato che, nonostante i suoi limiti, ha sempre cercato quel po' di bellezza che la vita ha in sé. E non vi è bellezza, figlia mia, senza Amore.
Dal libro "Il silenzio a me caro, non posso lasciarti che quello", Carlo Bramanti www.ibs.it shevacarl@libero.it
https://www.youtube.com/watch?v=iu41PcgFRik&feature=youtu.be
Tu eri già poesia. Ebook Carlo Bramanti
Essere sospesi fra due luoghi, sia geografici che mentali: la natia Sicilia e la terra del Sol Levante. È in questa dualità, in questa contrapposizione di cultura e linguaggi, di immaginazione e pensiero, che risiede la forza espressiva di Carlo Bramanti, autore la cui passione per la letteratura giapponese e per l’Haiku, breve componimento di diciassette sillabe, traspare con evidenza in questa sua struggente raccolta poetica. Tu eri già poesia è molto più che un corpus poetico: è una dichiarazione d’intenti, un atto d’amore verso una cultura e un modo di “sentire” l’arte dello scrivere che denota una sensibilità e una capacità di descrivere i moti dell’animo e di focalizzare i sentimenti del cuore fuori dal comune. Lo stile mai retorico, privo di fronzoli, senza filtri, che mira direttamente al cuore, trascina il lettore in una dimensione nuova e “altra”, alla ricerca del proprio io interiore e del vero Amore. Poesia intesa come smacco alla solitudine, come unica salvezza, come speranza di una vita migliore. Una luce sempre accesa quando viene a mancare qualcuno che si ama, quando sembra che tutto sia perduto fra le spire della malattia. Quando si capisce, una volta e per sempre, che l’altra metà del nostro cielo, la persona per la quale il nostro cuore batte incessantemente, è il viaggio dal quale non abbiamo fatto più ritorno.
http://www.bookrepublic.it/book/9788898801510-tu-eri-gia-poesia/
Si cade in un giorno come tanti, su una fottuta buccia di luna che qualche sognatore distratto ha buttato a un passo dal roseto. In quell'odore di petali anestetizzante, con gli occhi al cielo spalancato, ti chiedi se vale la pena di rialzarsi tra le spine e nascondere le ferite, come spesso fa la gente. Capisci che è solo una grande stronzata fingere, apparire, che ci sarà sempre un soffio gelido per il tuo castello di carte. Non resta che ridere, del destino, della sicurezza che qualcuno ostenta, incapace di vedere il filo su cui camminiamo, ridere del gatto che ho salvato e che ora mi segue pure al cesso, dove critici e intellettuali vari sprofondano tirando la catena. Ciò che rimane della luna aspetta fuori e a me basta, perché quel vago chiarore non giudica ma carezza, illumina e non confonde, e sa di un'ombra che, oltre l'umana comprensione, a piedi nudi sulle spine mi ha amato, davvero. ***
Dal libro "Con ali segrete ho dipinto l'Amore", Carlo Bramanti
- Perché nascondevi i tuoi versi in un cassetto? - Ogni verso è un graffio e i graffi non si mostrano. - E cosa ti ha spinto adesso a far leggere i tuoi graffi? - Ho capito che non serve a nulla nasconderli in un mondo che cela di continuo il suo dolore. Sento che mostrarli può far sentire meno soli, dare speranza, conforto, e far rimarginare più velocemente le ferite altrui. - Sai che queste gru non le leggerà nessuno, vero? - Non m'importa. Ho fatto quello che sentivo di dover fare. - Che cosa? - Ho volato, nonostante le tante avversità, la depressione e l'indifferenza. Ho volato quando nessuno mi vedeva. Con ali segrete ho dipinto l'Amore.
A volte capita di ritrovare tante persone sul proprio sentiero, tranne se stessi. Ti ritrovi a pensare che i granelli di polvere visibili al sole non sono che parti infinitesimali dell'anima pura che un tempo avevi. Così ti abbandoni, siedi da solo sul sentiero dei biancospini. Stai quasi bene in verità, perché ora tutto è lontano, e non devi apparire ciò che non sei né proferire parola alcuna. Devi solo aspettare. Un alito di luna, una poesia sincera, una persona simile a te. Qualcosa che soffi quei granelli fino ai petali nivei per fartene sentire l'odore, per farti sentire tutt'uno col mondo che nessuno vede.
Carlo Bramanti
L'importante non è che qualcuno lo legga; l'importante è che io l'abbia scritto. Se per qualche minuto posso trasportare l'anima tra le righe d'un vecchio diario e scivolare in un sogno, posso ancora sperare di cambiare la mia vita affinché sia sempre e solo quel sogno.
***
Ci sono viaggi che non puoi dimenticare; luoghi di essenze, di sguardi e persone mai incontrate che sai parte di te. Ci sono viaggi che ti restano dentro perché da lì partono e tra le righe dell'anima arrivano, così, senza clamore; viaggi in cui ci si sente soli insieme, mentre tutto ti cade attorno.
Carlo Bramanti
Ci sarà un'altra vita
Arriva un momento nella vita in cui ti chiedi cosa stai facendo per te stesso e per gli altri, un momento in cui vorresti lasciare alle spalle ogni cosa che ti ha ferito o fatto gioire, e ricominciare come se nulla fosse mai successo. Un altro viaggio che non sia un sogno illumina la mente, lo immagini pieno di sorprese e fiori sconosciuti. Ci sono giorni che sanno stare sulla soglia del tempo e della ragione, risvegli che spingono verso la magia di questo viaggio: nessuna spina, nessuna malattia dell'anima o del corpo può turbarli. I ricordi sfumano, ridandoti il sorriso di volti amati, mentre irrompe la chiara consapevolezza che il senso di tutto è a un millimetro dal tuo essere. Ci sono giorni in cui hai il coraggio di lasciare l'apparenza agli altri e gioire del volo di un passero che hai salvato dalla bocca di uno dei tuoi gatti, sapendo che a spiccare il volo non sarà il passero ma la tua anima.
Carlo Bramanti
Se vuoi buttare le ore vissute insieme, non aggiungere altro. Basta il silenzio a cancellare le confessioni, il mare e tutto il resto. Nel finestrino del treno mai preso i sogni continuano a scorrere come alberi spogli. O forse no, non scorre niente, e anch'io non sono che l'eterno accenno di un sogno dentro una valigia che nessuno ha aperto. A me basta il silenzio, un finestrino, il tuo sentire nel mio ricordo, perché, detto tra noi, tu sei il viaggio dal quale non ho più fatto ritorno.
E si sta tutti lì aggrappati a quel nulla vestito d'incanto
mentre ti cerco ancora nei visi della gente tra versi oscuri di poeti infelici.
Lì, il bimbo che ho dentro ti sente capisce che il nulla è solo una veste
da lasciar cadere alla luce che tutto pervade. Strane creature i poeti... Tra le fronde dei loro versi spesso si annida una richiesta d'aiuto che essi sperano nessuno scopra.
*
Chissà dove dormono gli angeli, cosa sognano, se con la tua ala implume e segreta i diorami dei miei sogni sfiori ancora.
Ho scritto parole
Ci sono cose che si aggrappano soltanto alla memoria, e altre che la espandono, la arricchiscono toccando le corde del cuore.
Qualunque cosa accada, il mandorlo tornerà a fiorire e il gatto cieco ne sentirà l'odore.
I versi sono frutto del momento, di uno stato d'animo, di tutto ciò che ha fine. Ma la poesia non verrà consumata dal tempo, anzi, da esso verrà levigata come lo scoglio carezzato dall'onda, così che a ogni granello di sabbia possa gridare in silenzio la sua immortalità.
Carlo Bramanti
Ho salvato la tua foto per ricordarmi cos'è la bellezza e per non cercarla più.
*** Puoi far fiorire un verso, è vero, ma non c'è luogo in cui troverai rifugio da te stesso. Su, scappa, scappa ancora. Dio guarda (speri) da quella luna che ieri si stagliava nitida, quasi perduta sul dirupo dipinto dai tuoi pensieri.
*** Ogni giorno una scusa per aggrapparmi alla vita che sfugge e mi duole sentirmi parte del niente, sapere che dai miei versi manca il tuo colore. Voltarsi tra la moltitudine che parla, vive e sorride, sentirsi alieni anche nei propri sogni.
*** Il bimbo della vicina s'è appena addormentato. Il Vento no. Nel buio, continua a premere sulle mie tempie di vetro, a cercare ricordi e sogni che ho amato. Ma anche i bagagli di sogni più leggeri pesano, se portati da una vita, se una corrente li allontana pian piano dal domani. E se poso il cuore nudo come poesia in una bottiglia, come adesso, non posso che pensare a te, prima di donarla al mare. La deriva di ciò che ho dentro è nei tuoi occhi, dai quali non potrò più guardarmi.
"In una prosa che fluisce tra le disillusioni del “sogno americano” e i guasti di una società imperniata sul profitto spietato e sull’egoismo, fino a una conclusione dal sapore sapienziale, il racconto di Bramanti si muove tra note realistiche, evocazioni e accenti lirici, questi ultimi davvero trascinanti e incisivi, avvolgendo la storia di una dolcezza di tratto che sa esaltare il coraggio dei due protagonisti senza scadere mai nella retorica e nell’idealismo scontato. E sebbene una forte denuncia sociale attraversi queste pagine, come documento di un’epoca che rimane purtroppo sempre attuale, nel racconto domina la forza trainante dell’amore, che nel desiderio (“se desideriamo che qualcosa esista, prima o poi ce lo ritroveremo al nostro fianco, il trucco è non smettere di desiderare”) lancia la sua coraggiosa sfida alle dure prove dell’esistenza." Daniela Monreale Recensione del romanzo "Fiori di mandorlo per la ragazza fantasma" di Carlo Bramanti https://skribi.weebly.com/numeri.html
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