CARLO PARLANTI FREE

Vita da detenuto...


Questa è l'immagine di un dormitorio di una prigione statale negli Usa, potrebbe essere quella di Avenal ad esempio, dove Carlo è rimasto a lungo.Stanzoni enormi con 400 persone che trascorrono le loro giornate insieme, non sempre amabilmente, le risse e i soprusi sono frequenti, soprattutto quando le luci si spengono...E dove la privacy è inimmaginabile anche solo pensarla.
Essere detenuti presenta anche una seconda eventualità, quella di essere relegati in isolamento, spesso quasi senza un ragionevole perchè, solo pretesti...Lo stanzone, diventa una stanza, uno stanzino in verità, dove non ci sono finestre.Non si ha nemmeno la possibilità di rendersi conto che il giorno sta finendo e che al calendario biologico si può aggiungere o togliere una frazione dell'incubo che si sta vivendo. Non si ha un orologio e lo scorrere del tempo è scandito dal secondino che porta i pasti... Ti fanno compagnia solo i tuoi pensieri intanto che la speranza e la preghiera fanno a pugni con la rabbia in un alternarsi senza limite. Se ti arriva una lettera dell'Italia la odori ancor prima di leggerla perchè ti sembra di essere a casa...Casa una parola che ti sembra sfuggire dalla vita ogni attimo che passa ma che ti è impressa nel cuore...