Il funzionario del consolato e’ riuscito finalmente a parlare con Carlo.Carlo ha confermato che lunedì scorso lo hanno fatto salire sul bus pronto per partire, quindi tutto ammanettato e con le catene ai piedi (questo non e’ stato espresso naturalmente dal consolato, ma voglio ricordarlo, perche’ e’ cosi che spostano i prigionieri, non e’ solo nei film, anzi in molti film ci vanno anche molto leggeri)Tutto questo alle 8 del mattino, ovvero lo hanno fatto svegliare all’alba per la preparazione, fatto poi salire sul pulman e subito dopo fatto scendere.Carlo ancora oggi non ne sapeva il motivo………..certo, perche’ dire un motivo ad un animale???!!!!!!!!!!!!! Poveri loro, non si rendono conto quanto viaggiano nell’ignoranza.Il consolato ha informato quindi Carlo che la risposta ufficiale della prigione al nostro governo e’ stata che non c’era l’OK medico. E per quieto vivere e salvaguardare Carlo da altre strane e assurde ripicche la prendiamo per buona. Non fraintendetemi non sto mettendo in dubbio quanto detto dal Consolato, che anzi, ringrazio per l’attenzione che ha sul caso, e di fatti proprio grazie a questa attenzione, sembra, che Carlo abbia ritrovato la fiducia che lo riportino presto ad Avenal e non sta subendo poi troppe ritorsioni………..a parte sto sali e scendi dal pulman incatenato e impacchettata la sua roba senza poterlo fare comunicare con l’esterno…………va be’ poi del resto, una malattia letale gli e l’hanno gia fatta contrarre (L’epatite C), c’e’ pure il dubbio di un inizio di cancro………..che altro possono fare? Prendere tempo affinche’ ci crepi…….per questo e’ importante fare infretta, per questo e’ importante confermare l’avvocato e impartire indicazioni di investigazioni complete, quelle inconfutabili, su cui il PM non puo piu tramare altri filmOggi, Giovedì, in USA e’ il giorno del ringraziamento, quindi tutto sara’ chiuso, compreso i trasporti, non si ha idea se questi ricominceranno Venerdi, Carlo ha fiducia che sta volta entro lunedì lo riportino ad Avenal (speriamo che non sbaglino un'altra volta!!!!)Carlo ha saputo che io saro’ li per la risentenza, era preoccupato sul fatto che non ci fossi poi al dibattito che si dovrebbe tenere in dicembre a Montecatini, perche’ vorrebbe che riuscissi ad ottenere la presenza di un patologo che possa far capire che quanto dichiarato in quel processo e’ fisicamente e biologicamente impossibile……….noi lo sappiamo, ma probabilmente ci sono persone che hanno bisogno di sentirlo dire tecnicamente, ci tiene che possa essere evidenziato il rapporto sulle foto stilato da un fotografo detective in scena del crimine, non so se sono i vocaboli giusti, uno di quelli insomma che vediamo nei processi dei film che spiegano tecnicamente perche’ quelle foto sono estranee alla scena del presunto crimine. Be’ Carlo non ha capito che probabilmente l’evento a Montecatini sara’ al mio ritorno, ma se cosi non fosse so che posso contare su secondoprotocollo, e su voi per evidenziare le assurdita’ di questo caso e i crimini che vengono perpetrati giorno dopo giorno consumando la vita di Carlo Parlanti
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Il funzionario del consolato e’ riuscito finalmente a parlare con Carlo.Carlo ha confermato che lunedì scorso lo hanno fatto salire sul bus pronto per partire, quindi tutto ammanettato e con le catene ai piedi (questo non e’ stato espresso naturalmente dal consolato, ma voglio ricordarlo, perche’ e’ cosi che spostano i prigionieri, non e’ solo nei film, anzi in molti film ci vanno anche molto leggeri)Tutto questo alle 8 del mattino, ovvero lo hanno fatto svegliare all’alba per la preparazione, fatto poi salire sul pulman e subito dopo fatto scendere.Carlo ancora oggi non ne sapeva il motivo………..certo, perche’ dire un motivo ad un animale???!!!!!!!!!!!!! Poveri loro, non si rendono conto quanto viaggiano nell’ignoranza.Il consolato ha informato quindi Carlo che la risposta ufficiale della prigione al nostro governo e’ stata che non c’era l’OK medico. E per quieto vivere e salvaguardare Carlo da altre strane e assurde ripicche la prendiamo per buona. Non fraintendetemi non sto mettendo in dubbio quanto detto dal Consolato, che anzi, ringrazio per l’attenzione che ha sul caso, e di fatti proprio grazie a questa attenzione, sembra, che Carlo abbia ritrovato la fiducia che lo riportino presto ad Avenal e non sta subendo poi troppe ritorsioni………..a parte sto sali e scendi dal pulman incatenato e impacchettata la sua roba senza poterlo fare comunicare con l’esterno…………va be’ poi del resto, una malattia letale gli e l’hanno gia fatta contrarre (L’epatite C), c’e’ pure il dubbio di un inizio di cancro………..che altro possono fare? Prendere tempo affinche’ ci crepi…….per questo e’ importante fare infretta, per questo e’ importante confermare l’avvocato e impartire indicazioni di investigazioni complete, quelle inconfutabili, su cui il PM non puo piu tramare altri filmOggi, Giovedì, in USA e’ il giorno del ringraziamento, quindi tutto sara’ chiuso, compreso i trasporti, non si ha idea se questi ricominceranno Venerdi, Carlo ha fiducia che sta volta entro lunedì lo riportino ad Avenal (speriamo che non sbaglino un'altra volta!!!!)Carlo ha saputo che io saro’ li per la risentenza, era preoccupato sul fatto che non ci fossi poi al dibattito che si dovrebbe tenere in dicembre a Montecatini, perche’ vorrebbe che riuscissi ad ottenere la presenza di un patologo che possa far capire che quanto dichiarato in quel processo e’ fisicamente e biologicamente impossibile……….noi lo sappiamo, ma probabilmente ci sono persone che hanno bisogno di sentirlo dire tecnicamente, ci tiene che possa essere evidenziato il rapporto sulle foto stilato da un fotografo detective in scena del crimine, non so se sono i vocaboli giusti, uno di quelli insomma che vediamo nei processi dei film che spiegano tecnicamente perche’ quelle foto sono estranee alla scena del presunto crimine. Be’ Carlo non ha capito che probabilmente l’evento a Montecatini sara’ al mio ritorno, ma se cosi non fosse so che posso contare su secondoprotocollo, e su voi per evidenziare le assurdita’ di questo caso e i crimini che vengono perpetrati giorno dopo giorno consumando la vita di Carlo Parlanti