CARLO PARLANTI FREE

I N C R E D I B I L E


Standard Minimum Rules for the Treatment of Prisoners, adopted Aug. 30, 1955 by the First United Nations Congress on the Prevention of Crime and the Treatment of OffendersMedical services22.(1) At every institution there shall be available the services of at least one qualified medical officer who should have some knowledge of psychiatry. The medical services should be organized in close relationship to the general health administration of the community or nation. They shall include a psychiatric service for the diagnosis and, in proper cases, the treatment of states of mental abnormality.(2) Sick prisoners who require specialist treatment shall be transferred to specialized institutions or to civil hospitals. Where hospital facilities are provided in an institution, their equipment, furnishings and pharmaceutical supplies shall be proper for the medical care and treatment of sick prisoners, and there shall be a staff of suitable trained officers.(3) The services of a qualified dental officer shall be available to every prisoner.24. The medical officer shall see and examine every prisoner as soon as possible after his admission and thereafter as necessary, with a view particularly to the discovery of physical or mental illness and the taking of all necessary measures; the segregation of prisoners suspected of infectious or contagious conditions; the noting of physical or mental defects which might hamper rehabilitation, and the determination of the physical capacity of every prisoner for work.25.(1) The medical officer shall have the care of the physical and mental health of the prisoners and should daily see all sick prisoners, all who complain of illness, and any prisoner to whom his attention is specially directed.(2) The medical officer shall report to the director whenever he considers that a prisoner's physical or mental health has been or will be injuriously affected by continued imprisonment or by any condition of imprisonment.26.( I ) The medical officer shall regularly inspect and advise the director upon:(a) The quantity, quality, preparation and service of food;(b) The hygiene and cleanliness of the institution and the prisoners;(c) The sanitation, heating, lighting and ventilation of the institution;(d) The suitability and cleanliness of the prisoners' clothing and bedding;(e) The observance of the rules concerning physical education and sports, in cases where there is no technical personnel in charge of these activities.(2) The director shall take into consideration the reports and advice that the medical officer submits according to rules 25 (2) and 26 and, in case he concurs with the recommendations made, shall take immediate steps to give effect to those recommendations; if they are not within his competence or if he does not concur with them, he shall immediately submit his own report and the advice of the medical officer to higher authority.Questi gli standard minimi previsti dalle Nazioni Unite nel 1955 a tutela dei detenuti... 50 anni dopo la situazione appare imbarbarita... Negli Stati Uniti, nella prigione di Avenal per la precisione, e per Carlo in particolare, pare che la più gradita occupazione sia quella di creare stress psicologico, forse manovre di sfiancamento, non saprei come altro definire determinati comportamenti... Non bastava che qualche settimana fa non sottoponessero Carlo alla Tac, fondamentale per dare risposta a quella macchia al polmone destro evidenziata mesi fa dall'Ospedale di Baskerfield e schedulata da tempo, solo in prossimità dell'esame si sono ricordati che sono necessarie le radiografie che gli hanno fatto solo il giorno precedente alla Tac ma per il referto occorrono come minimo due settimane...Lunedì scorso aveva una prenotazione di visita dentistica ma la guardia gli ha intimato di non lasciare la cella se prima non avesse avuto il pranzo, quei pochi minuti di attesa sono bastati perché Carlo arrivasse tardi dal dentista e la visita fosse saltata; come se non bastasse, a causa di questo ritardo ha ricevuto un’ammonizione e come punizione deve rischedulare tutte le visite, proprio come un detenuto appena arrivato… Ma non è ancora finita, giovedì aveva l’appuntamento per il prelievo del sangue, controllo per l’epatite C…La prenotazione era per le ore 8.00 ma le guardie non lo hanno fatto uscire che alle 8.00 precise ragion per cui il tempo di fare il percorso sino in infermeria e ha guadagnato i soliti minuti di ritardo e…le infermiere erano già andate via… Ciliegina sulla torta le lettere per Carlo o che lo riguardano hanno difficoltà ad essere consegnate se inviate all’indirizzo della prigione e non alla box destinata a Carlo,anche se provenienti dal Consolato, ma stranamente, come lo stesso console Falaschi ha appena comunicato a Katia, la lettera ufficiale ha seguito il percorso precisamente indicato dalla direzione carceraria… Qualcosa non quadra.  In Italia, comune di Roma, è di recente istituzione la figura del garante per i diritti dei detenuti; e pochi anni addietro, i legislatori italiani, nell’Introduzione dell’articolo 593-bis del codice penale concernente il reato di tortura e altre norme in materia di tortura ne parlano come di” qualunque violenza o coercizione, fisica o psichica, esercitata su una persona per estorcerle una confessione o informazioni, o per umiliarla, punirla o intimidirla. Nella tortura la disumanità è deliberata: una persona compie volontariamente contro un’altra atti che non solo feriscono quest’ultima nel corpo o nell’anima, ma ne offendono la dignità umana. Nella tortura c’è insomma l’intenzione di umiliare, offendere e degradare l’altro, di ridurlo a cosa...”… Ma quella italiana è una norma che recepisce quelle sovrannazionali, come ad esempio la Convenzione ONU approvata dall’Assemblea generale il 10 dicembre 1984… Lo stesso dovrebbe avvenire per quei paesi che hanno ratificato la stessa convenzione.Cosa cambia negli Stati Uniti? Evidentemente all’indignazione per i fatti di Guantanamo non è seguito nulla di concreto, nonostante la denuncia fatta da un’associazione medica… sembra addirittura che l’esperienza di Guantanamo abbia fatto scuola…