CARLO PARLANTI FREE

Bollettino dalla prigione di Avenal


Sono giorni terribili quelli che sta vivendo Carlo. Preso di mira da tre guardie, tre donne che non perdono l'occasione per denigrarlo, per punirlo anche contro le stesse regole della prigione. I nomi delle guardie: Ms Stocton, Ms Mobbly, Ms MaldonadoMs. Mobbly controlla, insieme alla Stocton, tutte le telefonate dei detenuti, e mentre l'articolo 115 dice che il telefono e' utilizzabile se disponibile, Carlo come anche alcuni altri prigionieri da un po di tempo sono costretti a prenotare, nulla prenotazione, niente telefonate. Questo solo quando sono in turno le due signore.....quindi le regole non valgono sempre e non valgono per tutti. Mentre tutti si dilettano a fare arte "povera", costruzioni con cartone, a Carlo viene impedito di tenere la sua cartella di cartone, perche' materiale contrafatto, questo a cura della Maldonando. Due giorni fa il marito della Mobbly, altra guardia del penitenziario di Avenal ha trovato un biglietto di minaccia nei confronti della moglie, fortunatamente in un bilding diverso da quello di Carlo, altrimenti se la sarebbero presa con lui, il biglietto diceva all'incirca : "Se non smettete di fare gli str....tua moglie la paga cara"Al che il direttore di Avenal ha esonerato per un paio di giorni al coppia, sono state fatte delle intervista a prigionieri presi a caso.  Tra cui Carlo, tutti hanno confermato che con la Mobbly sono in tanti ad avercela perche' tortura i prigionieri, ma naturalmente questa nota non e' stata inserita da alcuna parte. All'entrata di Carlo nell ufficio dove vi erano due sergenti, uno di questi che aveva un giornale in mano che parlava di Guantanamo ha guardato Carlo e gli ha detto: "tu sei quello che fa lo sciopero della fame? Lo stai ancora facendo?"E Carlo ha replicato: "no, ho finito da un po' ed in effetti hanno cominciato a darmi delle cure mediche"E quindi il sergente maledetto ha replicato: " Guarda qua" ; illustando una pagina del giornale in cui si vedevano dei prigionieri legati con dei lacci, "se fossi a guantanamo ti avrebbero legato cosi e buttato in pasto ai pesci"; Di riflesso il commento di Carlo e' stato: "ma voi sapete che mi hanno fatto?", a queste parole il sergente e' uscito dalla stanza.Mi sembra ovvio che questa sia terrorismo psicologico, nemmeno l'incontro tra il console di San Francisco e il direttore del carcere ha attenuato le persecuzioni nei confronti di Carlo. Che paese siamo? Carlo e' terrorizzato ora vuole solo che finisca tutto e vorrebbe morire, mi appello a tutti voi nell'aiutarlo, con le vostre parole di conforto, con i vostri commenti sulla trasmissione di Roberta Bruzzone e Marco Strano che trovate a questo link Che lo aiutate a far si che la procura italiana dica la sua, che le investigazioni vengano certificate e portate difronte a quel giudice, che il governo italiano dica la sua, non si puo' lasciare un innocente in prigione