CARLO PARLANTI FREE

Profilo di Carlo Parlanti


“Certo però non è proprio uno stinco di santo. Era una persona alla quale piaceva l’alcool. Gli Piacevano le donne”: Quante volte abbiamo sentito queste frasi da persone che pur di non entrare nel merito della storia di Carlo Parlanti, hanno preferito lasciarsi a determinati commenti diffamatori gratuiti?  Per fermare una volta per tutte queste diffamazioni gratuite, che continuano a perdurare nonostante la perizia criminologia che dimostra la sua innocenza, tracciamo un profilo del sig. Carlo Parlanti, nato a Montecatini Terme l’1 Novembre 1964: leggetelo fino alla fine e vedrete cosa ne uscirà. Curriculum diCarlo Parlanti Carlo Parlanti frequenta il corso di laurea in Fisica presso la facoltà di Scienze Matematiche,Fisiche e Naturali dell’Università di Pisa. Nel 1988 il primo lavoro importante presso la “ SYS-DAT Elaboratori” come analista e programmatore. In seguito ad un corso professionale nella stessa azienda, viene assunto insieme ad altre 20 persone su un parterre di scelta di 900 candidati. Nel 1991 entra in “Nestlè Italia” come analista di sistemi, dove grazie alle sue capacità ed al costante impegno, in meno di un anno passa alla posizione di Senior Consultant. Nel 1995, Parlanti passa alla “JdEdwards Italia”, dove come Senior Consultant viene scelto come “project leader” di un progetto di implementazione basato su tecnologia Ibm. Nell’agosto 1996 inizia la sua avventura lavorativa americana presso la CPL Worldgroup dove coordina l’implementazione del software JDE nei sistemi della “Dole Vegetables, nella quale entra a tutti gli effetti come Project Manager nell’aprile del 1997. Carlo rimane alla Dole fino al suo ritorno in Italia nell’agosto del 2002, scalando in continuazione posizioni di comando, come dimostrano le tabelle allegate nella cartella contenente documentazione complessiva relativa a questo report su Carlo Parlanti, incrementando i suoi profitti ed apportando alla società della quale era dipendente benefici ed ottimi guadagni. Nel frattempo Carlo Parlanti sviluppa un proprio software chiamato OBDC Face, un ETL Tool, che gli è valso addirittura la citazione in un compendio della facoltà informatica di Copenaghen,e che lo ha portato alla stipula, pochi mesi prima dell’arresto, di un contratto da sogno con la CNG, società irlandese di viaggi ed hotel. Un curriculum di tutto rispetto, difficilmente riscontrabile in molte altre persone. La scalata lavorativa di Carlo Parlanti, documentata anche da moltissimi diplomi di encomio relativi ai campi di applicazione lavorativa, linguistica e manageriale, è frutto di una continua ricerca di miglioramento di se stesso, che non ha niente a condividere con il comportamento di una persona alcolizzata come è stato spesso tacciato essere il Parlanti a causa delle dichiarazioni della sua accusatrice. Un alcolizzato infatti non è in grado di applicarsi al lavoro raggiungendo i traguardi raggiunti dal Parlanti, e ancor di più non è in grado di sostenere l’allenamento fisico che richiedono lanci con il parapendio, la preparazione al Triathlon, ed altre attività sportive come il nuoto e la corsa, sostenute a livello amatoriale, ma che ad ogni modo necessitano che il corpo della persona che le esegue sia allenato e depurato da qualsiasi voglia sostanza disibinitoria. E se vi fosse ancora qualche perplessità, sulla sua salute fisica un certificato medico redatto nel 2003 dal comando regionale campano dei Carabinieri in seguito allo smarrimento della patente attesta che “ non presenta sintomi che lo rivelino fare abuso di sostanze alcoliche od essere in stato di dipendenza da sostanze stupefacenti”. Qualsiasi sanitario può attestare che il fegato di una persona alcolizzata, specialmente se tale stato di cose si protrae per più di un decennio, soffrirà di steatosi, ovvero un aumento del contenuto di grasso all'interno delle cellule del tessuto epatico, che avviene in seguito a un processo infiltrativo o degenerativo. I valori del fegato di Carlo Parlanti, come attestano anche le analisi del sangue svolte nella prigione di Avenal, in California, dove è attualmente ed ingiustamente detenuto, nonostante l’Epatite di cui soffre, non presentano assolutamente valori compatibili con un abuso di alcool passato. Ecco quindi la dimostrazione diretta che tacciare il Parlanti di alcolismo è pura e semplice diffamazione gratuita. Per ciò che riguarda la cosiddetta “leggerezza” del Parlanti nei rapporti con il gentil sesso, tutto può essere ricondotto a semplici illazioni: nessuno ha infatti il diritto di entrare nel merito della sfera privata di una persona. Nessuna promessa è stata mai fatta, e come tale i rapporti sono stati intesi dalle persone coinvolte. Ad esclusione della accusatrice di Carlo Parlanti ed altre due donne americane, di cui soprattutto di una è provabile la scarsa attendibilità etica e comportamentale, tutte le altre partner, sia esse di nazionalità italiana che straniera serbano buoni ricordi dello stesso. Alcune di loro sono parte attiva del gruppo che si sta battendo in difesa del Parlanti. In fatto di credibilità di una persona, in un mondo corretto e giusto, non si sarebbe resa necessaria la stilazione di un similare dossier. Continue illazioni e diffamazioni gratuite che rischiano di far più male a Carlo Parlanti della semplice indifferenza hanno reso necessario questo report. L’auspicio è che chi abbia diffamato in passato il Parlanti, abbia la coscienza di ammettere il proprio errore.