E ORA PUNTO E A CAPO

Post N° 11


Il suono del telefono la distolse per un attimo dai suoi pensieri, “Dimmi come stai”. Un sussulto, le labbra di lei serrate, parole che le rimanevano imprigionate nell’anima. “Devo cancellare il dolore”, così lo disse senza pensarci poi più di tanto, sapeva di non potersi sottrarre al dolore. Aveva sempre pensato che faceva parte della vita, ma non credeva che un giorno si sarebbe appropriato della sua. Poche parole ancora, a tratti decise, a tratti incerte e titubanti. Non lo biasimò, non era nel suo essere, quel modo non le apparteneva. Attimi di memoria e lei ritorna al passato, di quando i loro corpi insieme vibravano all’unisono, o almeno così le parve di ricordare ora che tutto  le sembrava confuso, insensato. Dov’era finita quell’unicità che sempre avevano condiviso? Se lo chiedeva mentre al di là di quel filo imperava ormai il silenzio. Il presente tra loro adesso era solo un abisso dove lei era l’unica ad esservi sprofondata. Avrebbe voluto raccontargli del dolore che la opprimeva di quella sensazione che sentiva bruciarle nel petto, e forse anche di più, ma di nuovo le labbra rimasero serrate, una forza dirompente le impediva di parlare, quasi di respirare. E di nuovo solo il silenzio. Lei sapeva che sarebbero rimasti insieme per sempre ma non qui, non  in questa vita, un modo come un altro di ingannare il dolore dei giorni avvenire, le parve che potesse farle meno male di quell’addio. E dopo un altro sussulto la voce di lui: “Va bene, allora ….ci sentiamo”, un clic e poi il nulla…così presto pensò lei, troppo presto e in quel nulla le sembrò di sprofondare, si sentì morire e si lasciò morire, sul grande palco della vita lei era rimasta sola a danzare.                                                              by Carlotta