new life

IL VIAGGIO INTERIORE


Alla fine di questo mio viaggio, che è stato un viaggio interiore, sono tanti i pensieri che si affollano nella mia mente e soprattutto nel mio cuore.Ho ancora tantissimi punti interrogativi, circa me stessa, ciò che ho fatto fino a qui, il mio futuro, quello che sarà il mio domani… Cosa sono “chiamata” a fare, io, nella mia vita?… dove posso trovare, veramente, questa risposta che da tempo ormai sto cercando?… chi può dirmelo?… dove devo andare a cercare?… quanto dovrò aspettare prima di trovarla e soprattutto… arriverà mai, questa risposta?…Fino ad oggi ho intrapreso cammini che pensavo fossero quelli giusti, che pensavo fossero effettivamente ciò che dovevo vivere, ciò per cui ero venuta al mondo:  mi sbagliavo.Ho provato a percorrere strade che sentivo mie fino nel profondo del mio essere, ma che non sono riuscita nemmeno ad imboccare e, se è vero che Dio sa sempre qual è la cosa più giusta per ognuno di noi, forse, allora, quelle strade infondo non erano ciò che lui vuole per me…Mi sono dibattuta ed ho odiato il mondo, e Dio, quando mi sono scontrata con la realtà che non volevo, che non sapevo accettare, che sentivo troppo più grande di me e di quello che ero capace di affrontare…Ho dovuto aspettare, pazientare, perché tutto quello che all’inizio mi sembrava una grandissima ingiustizia potesse avere un senso…Ma io sono questa: ho sempre bisogno di dare un senso a tutto. Agli incontri che avvengono nelle mie giornate, agli eventi che mi accadono, alle scelte… quelle mie e quelle degli altri, al dolore, alla felicità…Mi sono resa conto che la voglia di vivere e di sperare, per fortuna, vincono su tutto e che tutti, ma proprio tutti possono e devono avere la possibilità di credere che il domani, per loro, potrà essere diverso, migliore…Ho avuto la conferma che sempre, quando si parte con l’idea di “dare”, alla fine ci si rende conto che è di gran lunga di più quello che si è ricevuto, soprattutto perché lo si porterà per sempre dentro sé stessi, è qualcosa che nessuno potrà rubarci mai…Mi sono resa conto che grazie a Dio, dovunque, nel mondo, un bambino resta sempre un bambino. La vita che conduce può essere di gran lunga più dura e faticosa di quella di tanti adulti in tante altre parti del mondo, ma nel profondo un bambino non smetterà mai di voler giocare, di saper imparare, di riuscire a sorridere, di chiedere affetto e amore, di riuscire a piangere e ad arrabbiarsi e credo che questo sia meraviglioso…Oggi sono più consapevole del bene profondo e viscerale che mi lega alle persone che amo: prima tra tutti mia figlia e mia madre, le persone più importanti della mia vita! E’ buffo, come per rendersi conto di quanto si ami qualcuno, a volte, si debba andare lontano per del tempo… è buffo come a volte, si riesca a dire “ti voglio bene” soltanto scrivendolo dall’altro capo del mondo…Viene da chiedersi tanti “perché”. Perché io sono nata dove sono nata, ho avuto la fortuna di avere due genitori che mi hanno sempre fatta sentire amata, accolta, che mi hanno sempre dato tutto, tutto … e anche se adesso mio padre non c’è più, lui è ogni giorno dentro di me…  Perché è così difficile cambiare certe situazioni che sembrano cristallizzate nel tempo e nello spazio, mentre tutto il resto del mondo corre, si affanna… per cercare cosa, poi?… chissà!…Viene da dire tanti “grazie”… a Dio, e a chi mi ha dato la possibilità di vivere tutto quello che fino ad ora ho vissuto, alla vita, con tutto quello che fino ad oggi mi ha donato… alle persone che mi hanno resa quella che sono e mi hanno insegnato a cercare me stessa, il mio cammino, la verità che sta dentro ognuno di noi, a quelle che mi hanno incoraggiata e sostenuta, a quelle che mi hanno detto in faccia cose che mi hanno fatto del male, ma che erano vere…Ancora non so dire, se ho trovato o meno la verità che è dentro di me… spero che “la Verità” si farà scoprire, chiara, inequivocabile e incredibilmente attraente, nei prossimi mesi… lo spero tanto…