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LA VERITA'


Due uomini, uno bugiardo, l'altro sincero, viaggiavano insieme. Camminando giunsero nel paese delle scimmie.  Una scimmia del branco, non appena li vide - si trattava di uno scimmione che si era fatto loro capo - ordinò di arrestarli e di interrogarli per sapere che cosa quegli uomini avessero  detto di lui; e ordinò che tutte le scimmie a lui simili gli si  schierassero davanti, in lunga fila, a destra e a sinistra, e che di fronte gli fosse preparato un trono; fece stare tutti schierati davanti a lui proprio come una volta aveva visto fare  all'imperatore.  Poi ordinò che i due uomini fossero portati al centro. Il capo delle scimmie domandò: "Io, chi sono?".  Il bugiardo disse: "Tu sei l'imperatore".  E di nuovo interrogò: "E questi che vedete in piedi davanti a me, chi sono?". Sempre il bugiardo rispose: "Questi sono i tuoi compagni, primicerii, comandanti di campo", e via di seguito con le funzioni militari. E per questa risposta menzognera il capo, che era stato  così lodato con la sua banda, ordinò che quell'uomo  fosse premiato, perché aveva fatto ricorso all'adulazione e li aveva ingannati tutti. Frattanto l'uomo sincero diceva tra sé e sé:  "Se costui, che è un bugiardo e mente su tutto, è stato trattato e premiato così, che cosa riceverò io, se dirò la verità?". Stava riflettendo tra sé su queste cose, quando il capo scimmia,  che voleva essere chiamato imperatore, gli domandò: "Dimmi, tu: chi sono io e costoro che vedi davanti a me?".  Ma l'uomo, che amava la verità e era abituato a dire sempre il vero, rispose: "Tu sei una scimmia, e tutti questi sono scimmie come te". Immediatamente si ordina di farlo a pezzi con i denti e con le unghie, perché aveva detto la verità.                                                     (Fedro - Favole)