new life
non smettere di cercare chi ami altrimenti amerai chi trovi!!!
Post n°78 pubblicato il 02 Febbraio 2010 da charlottedgl10
Poco tempo fa una mia amica mi ha detto... "Cos'è la coerenza per te?? Non ho saputo rispondere .... La mia amica ha aggiunto: "... prefissati determinate cose durante la giornata e portale avanti essendo coerente con te stessa". Una frase che mi ha colpito tanto e che mi sta aiutando ad uscire dal cosiddetto "tunnel" in cui si entra, quando l'amore per la vita lascia a desiderare……. ….. Ho principi ben saldi, ma mentre prima la mia visione delle cose era "pragmatica" in una direzione, oggi la mia visione si è aperta a 360°. È incoerenza questa? Avere dei principi che poi scopri possono mutare perché la crescita, la maturità di una persona si evolve, questo significa essere incoerenti? …… |
Post n°77 pubblicato il 01 Febbraio 2010 da charlottedgl10
Se la morte di un essere umano fosse qualcosa di assolutamente sconvolgente, le sue conseguenze sarebbero irreparabili. Invece la vita continua. Questa stessa espressione generica "la vita continua" la intendiamo in riferimento a quella terrestre; in realtà dovremmo intenderla in riferimento alla vita in generale, quella, per intendersi, dell'universo, di cui la terra è parte e di cui, in fondo, gli esseri umani sanno ancora molto poco. "La vita continua" è un'espressione metafisica, che va al di là dell'apparenza. La vita continua "per tutti" - così andrebbe interpretata. Cioè la vita è un concetto che include la morte e che caratterizza l'intero universo. La morte, dunque, è solo trasformazione. La morte fa parte della vita, nel senso che ne è un aspetto fondamentale, imprescindibile. La morte dà addirittura significato alla vita, poiché una vita senza morte non sarebbe umana o terrestre, non apparterrebbe neppure all'universo. Nell'universo infatti tutto ha un inizio e una fine. Combattere la morte o ritardarla artificialmente significa andare contro la vita, e quindi vivere nell'illusione, al di fuori della realtà. Voler vivere a tutti i costi è non meno innaturale che voler morire a tutti i costi. Voler vivere da eroi è non meno alienante che voler morire da martiri. La vita e la morte sono aspetti naturali che andrebbero vissuti in maniera naturale, secondo le leggi della natura. E nella natura la morte, in realtà, non esiste se non come forma di passaggio. La morte è l'anticamera di una nuova vita. Tutto è trasformazione. Vita e morte fanno parte di un immane processo di trasformazione, di cui noi non vediamo né l'inizio né la fine. La consapevolezza di questo dovrebbe portarci a relativizzare le questioni personali, i limiti soggettivi. Ognuno di noi fa parte di una specie particolare e al tempo stesso universale: il genere umano. Ciò che conta in realtà non è né la vita né la morte, ma la dignità dell'essere umano, l'essenza della sua umanità. Vita e morte coincidono quando è in gioco la difesa del valore del senso di umanità. Aver paura della morte, quando è in gioco questo valore, significa non saperlo vivere con coerenza, sino in fondo. L'unica cosa di cui bisogna aver paura è proprio questa incapacità a essere naturali, a vivere con naturalezza la propria umanità. Tra vita e morte, dal punto di vista fisico, non c'è alcuna differenza: la morte non è che la modalità del passaggio da una forma di vita a un'altra. Essere attaccati a una forma di vita in modo da precludersi l'interesse per l'altra forma è segno di follia. Come d'altra parte il contrario. Disprezzare questa forma terrena di vita in nome di una forma che ancora non si può vivere, è segno d'immaturità. Tutelare il diritto alla vita al punto da negare quello alla morte è indice di visione ideologica delle cose. La vita di per sé non è un valore, ma solo una condizione in cui il valore può essere vissuto. Non si può tutelare una forma a prescindere dal suo contenuto, altrimenti si rischia di fare della forma un contenuto fine a se stesso. Se la vita, come forma, fosse un contenuto, la morte potrebbe anche essere considerata come un contenuto equivalente, anzi alternativo. Vivere o morire sarebbero la stessa cosa, poiché entrambe potrebbero pretendere un'assolutezza esclusiva. Invece, se c'è una forma che non può avere alcun contenuto, questa è proprio la morte. La morte è una forma destinata a rimanere priva di contenuto, una condizione in cui il valore non può essere vissuto in alcun modo. L'unico valore che la morte possiede è quello che noi le attribuiamo in rapporto alla vita. |
Post n°76 pubblicato il 25 Gennaio 2010 da charlottedgl10
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Post n°75 pubblicato il 07 Gennaio 2010 da charlottedgl10
è un pò il principio della pallina di carta nel cestino...se ci pensi e miri...finisce fuori....ma se tiri di getto...spesso la pallina finisce dentro.... ...a volte è necessario...farsi pianta...avere fiducia nella nostra natura più profonda e misteriosa... far sì che i nostri desideri si possano avverare perché guidati ...dalla nostra energia profonda....a patto di lasciare fare a lei...e di non riempirla dei nostri ragionamenti...delle nostre intenzioni...delle nostre autocritiche.... delle nostre resistenze....affidandosi alle nostre energie interiori che sanno cosa fare di noi....senza stancarle col pensare e ripensare ai progetti che abbiamo in mente.... ...bisogna lasciar vagare questa coscienza in territori...disattenti... dove il "cercare" viene affidato ad un sapere...che esclude la razionalità.... ...se si compie un'azione..ed hai davanti a te uno scopo preciso....la coscienza diviene...selettiva...si restringe....si chiude nell’evento che esamina....in qualche modo...tende a cadere in un vicolo cieco....a volte si finisce per perdere di vista altri aspetti....ugualmente importanti....o obiettivi.....che non ci eravamo prefissi ma ugualmente gratificanti.....ogni giorno ci svegliamo....programmiamo la giornata davanti a noi...lavoriamo....mangiamo....svolgiamo operazioni in cui il "senso" come lo chiamano i taoisti è quasi sempre il grande assente.....ci siamo solo noi....con i nostri ragionamenti....e le nostre certezze razionali......chi vede di sè...solo le cose che non vanno bene... chi fa sempre autocritica....o continue previsioni sul futuro...chi si pone obiettivi precisi...vivendoli con ossessione...finisce per perdere di vista questo senso......e si sbarra molte direzioni...possibili......quando la passione spinge verso scelte che sconvolgono l’esistenza o semplicemente la movimentano uscendo dai nostri schemi abituali.....l'unica cosa da fare è seguire questo "senso"..... ...sarebbe bello...osservare gli eventi come dall'esterno...con assenza di commenti....di paragoni...di ricordi...di esperienze vissute...lasciandosi scorrere....fluire....liberamente........forse può apparire troppo zen...o un pò troppo....passivo....tutto questo...in realtà...questo non fare....richiede grande energia....e livelli di consapevolezza....difficili da raggiungere..... ...insomma....talvolta "meno mente":).....come dicevano i samurai....il colpo più efficace.....non nasce mai dal pensiero....ma dalla stessa.....aria....un attimo prima non c'è e quello dopo....eccolo lì...reale....efficace.... |
Post n°74 pubblicato il 02 Gennaio 2010 da charlottedgl10
Ogni inizio anno è pieno di tanti, troppi soliti auguri. |
Inviato da: cizou
il 15/02/2010 alle 11:04
Inviato da: cizou
il 15/02/2010 alle 11:03
Inviato da: pantaloniblu
il 02/02/2010 alle 11:40
Inviato da: pantaloniblu
il 01/02/2010 alle 11:50
Inviato da: pantaloniblu
il 25/01/2010 alle 09:26