sogni incurabili

Solstizio d'inverno


Brr! Che freddo! L'autunno è deceduto oggi, 21 dicembre, alle porte del Natale, per lasciare il posto alla stagione più inclemente che per i prossimi novanta giorni regnerà sulla parte di emisfero che frequentiamo abitualmente. Non ce ne accorgeremo fino a quando le luci e i bagordi delle feste, che ne occupano i primi sedici, la faranno da padrone. Dopo, non avremo altri desideri che quelli di starcene rintanati in casa al calduccio quanto più possibile a bere cioccolata calda e guardare la tv, o sotto le coperte ad ascoltare il vento che infuria fuori. Usciremo di casa per andare a lavorare imbacuccati da sembrare pupazzi di neve anche se magari abbiamo una taglia 40, immaginiamoci chi ha la 50. Magari sta più al caldo, e per almeno novanta giorni all'anno avrà la sua rivincita e si farà invidiare. E l'unica altra cosa capace di spingerci ad uscire dal nido con un senso di soddisfazione sarà correre ad accaparrarsi altri cappotti, sciarpe, guanti, scarponi, con gli sconti. Bene, così oggi è il giorno più corto dell'anno. Per me, che memore dalla notte scorsa trascorsa a folleggio, mi sono alzata dal letto a mezzogiorno e mezzo durerà lo spazio di un pranzo e di un caffè, allora. C'era una volta l'inverno, mi dicono, coi ghiaccioli ai cornicioni e la neve e solo un braciere a carbone. Oggi per ripararcene abbiamo di tutto, dal condizionatore al blistex per labbra screpolate, passando per piumini e piumoni. E abbiamo pure l'effetto serra che lo ha reso più mite. Di contro ha reso l'estate micidiale. Ma non pensiamoci per ora, va. E' ancora tempo di panettoni e regali, e a scaldarci abbiamo pure qualche bicchierino di troppo. Buone Feste a tutti.