senza età

XXIX


Mostrami la vita nel des erto, disse l'Alchimista. Soltanto chi trova la vita, può scoprire i tesori. Cominciarono a camminare sulla sabbia, sotto una luna che brillava ancora nel cielo. Non so seriuscirò a trovare qualche forma di vita nel deserto, pensava il ragazzo. Non lo conosco ancora Voleva voltarsi e spiegarlo all'Alchimista, ma aveva paura di lui. Arrivarono alla zona pietrosa, dove il ragazzo aveva visto gli sparvieri nel cielo. Ma adesso c'erano solo silenzio e vento. Non riesco a trovare alcuna vita nel deserto, disse il ragazzo. So che esiste, ma non riesco a trovarla. La vita attrae la vita, rispose l'Alchimista. E il ragazzo capì. In quello stesso istante, allentò le redini del cavallo che, libero, si lanciò fra sassi e sabbia. L'Alchimista lo seguiva in silenzio, e il ragazzo girò per quasi mezz'ora. Non riuscivano più a vedere le palme dell'oasi, ma soltanto la gigantesca luna nel cielo e le rocce che brillavano con un colore argenteo. All'improvviso, in un punto in cui non c'era mai stato niente prima, il ragazzo si accorse che il suo cavallo si fermava. Qui esiste la vita, disse all'Alchimista. Non conosco il linguaggio del deserto, ma il mio cavallo conosce quello della vita. Smontarono. L'Alchimista non disse nulla. Cominciò a osservare le pietre, camminando lentamente. All'improvviso si fermò, per poi chinarsi con grande cautela. Per terra, fra i sassi, c'era una buca. L'Alchimista vi infilò dentro la mano, e poi vi spinse il braccio, fino alla spalla. All'interno si mosse qualcosa, e gli occhi dell'Alchimista - il ragazzo poteva vederne soltanto gli occhi - erano stretti perlo sforzo e la tensione. Il braccio sembrava lottare contro qualcosa che si trovava all'interno. Ma, con un salto che spaventò il ragazzo, l'alchimista ritrasse il braccio e si rialzò immediatamente. Con la mano aveva afferrato un serpente per la coda. Anche il ragazzo fece un balzo, ma all'indietro: il serpente si dibatteva senza sosta, emettendo rumori e sibili che ferivano il silenzio del deserto. Era un cobra, il cui veleno avrebbe potuto uccidere un uomo in pochi minuti. Attenzione al veleno, pensò addirittura il ragazzo. Ma l'Alchimista, che aveva infilato la mano nella buca, doveva essere già stato morso. La sua espressione, però, era tranquilla. L'Alchimista haduecento anni, aveva affermato l'inglese. Ormai doveva ben sapere come difendersi dai serpenti deldeserto. Il ragazzo vide il suo compagno avvicinarsi al cavallo ed estrarre la lunga spada a forma dimezzaluna. Con questa, disegnò un cerchio per terra e vi depose il serpente nel centro. La bestia si chetò immediatamente. Puoi stare tranquillo, disse l'Alchimista. Da lì non uscirà. E tu hai scoperto la vita nel deserto, il segnale di cui avevo bisogno. Perché mai era cos ì importante?Perché le Piramidi sono circondate da deserto. Il ragazzo non voleva sentire parlare di Piramidi. Il suo cuore era gonfio di tristezza, fin dalla sera precedente perché continuare la ricerca del tesoro significava dover abbandonare Fatima. Ti guiderò attraverso il deserto, disse l'Alchimista. Voglio stabilirmi nell'oasi, rispose il ragazzo. Ho già incontrato Fatima. E lei, per me, vale più del tesoro. Fatima è una donna del deserto, proseguì l'Alchimista. Sa bene che gli uomini devono partire, per avere la possibilità di ritornare. Lei ha già trovato il suo tesoro: sei tu. Adesso attende che tu possa trovare ciò che cerchi. E se decidessi di stabilirmi qui?Allora sarai il Consigliere dell'Oasi. Possiedi oroa sufficienza per acquistare molte pecore e molti cammelli. Ti sposerai con Fatima e vivrete felici il primo anno. Imparerai ad amare il deserto e conoscerai una per una le cinquantamila palme. Ti accorgerai di come crescano, mettendo in mostra un mondo in perenne mutamento. E di volta in volta comprenderai sempre più i segnali, perché il deserto è il maestro migliore di tutti i maestri Il secondo anno, ti rammenterai che esiste un tesoro. I segnali cominceranno a parlartene incessantemente, ma tu tenterai di ignorarli. Userai la tua conoscenza solo per il benessere dell'oasi e dei suoi abitanti. E, per questo, i capi tribù ti ringrazieranno. I loro cammellieri ne trarranno ricchezza e potere. Il terzo anno i segnali continueranno a parlarti del tuo tesoro e della tua Leggenda Personale. Nottedopo notte tu veglierai, camminando per l'oasi, e Fatima sarà una donna triste, perché avrà fatto sì che tu interrompessi il tuo cammino. Ma tu le darai amore e sarai corrisposto. Allora ricorderai che lei non ti ha mai chiesto di restare perché una donna del deserto sa aspettare il proprio uomo. Perciò non le attribuirai alcuna colpa. Ma lunghe notti vagherai sulle sabbie del deserto e fra le palme, pensando che forse avresti potuto proseguire, riporre più fiducia nel tuo amore per Fatima. Perchéciò che ti ha trattenuto nell'oasi è stata la tua paura di non tornarvi mai più. E a quel punto i segnali ti indicheranno che il tuo tesoro è sepolto per sempre.