senza età

XXXII


Ascolta il tuo cuore. Esso conosce tutte le cose, perché è originato dall'Anima del Mondo, e un giorno vi farà ritorno. Avanzarono in silenzio per più di due giorni. L'Alchimista si dimostrava molto più prudente, perché stavano avvicinandosi alla zona dei combattimenti più violenti. E il ragazzo cercava di ascoltare il proprio cuore. Era un cuore difficile: prima era abituato a partire sempre, ma adesso voleva arrivare a ogni costo. A volte il suo cuore si tratteneva, per lunghe ore, a raccontare storie di nostalgia, tante altre volte si commuoveva davanti al sorgere del sole nel deserto, facendo piangere il ragazzo, che si nascondeva. Il cuore batteva più veloce quando gli parlava del tesoro e rallentava quando i suoi occhi si perdevano sull'orizzonte sconfinato del deserto. Ma non se ne stava mai in silenzio, neppure quando il ragazzo non scambiava una sola parola con l'Alchimista. Perché dobbiamo ascoltare il cuore? domandò il giovane quando, quel giorno, si accamparono. Perché dovunque esso sarà, lì si troverà il tuo tesoro. Il mio cuore è inquieto, disse il ragazzo. Sogna, si commuove ed è innamorato di una donna del deserto. Mi chiede tante cose e spesso, durante la notte, non mi lascia dormire quando penso a lei. Bene, il tuo cuore è vivo. Continua ad ascoltare ciò che ha da dirti. Nei tre giorni seguenti, i due incontrarono alcuni guerrieri e altri ne videro all'orizzonte. Il cuore del ragazzo cominciò a parlargli di paura. Gli raccontava storie che aveva udito dall'Anima del Mondo, storie di uomini che erano andati in cerca di tesori e non li avevano mai trovati. Ogni tanto spaventava il ragazzo con il pensiero che anche lui avrebbe potuto non scoprire il tesoro, o morire nel deserto. Altre volte gli insinuava di essere già soddisfatto, di avere già trovato un amore e tante monete d'oro. Il mio cuore è traditore, disse il ragazzo all'Alchimista, quando si fermarono per fare riposare un po' i cavalli. Non voglio che continui a parlare. E’ un bene, rispose l'Alchimista. E’ la prova che il tuo cuore è vivo. E’ naturale aver paura di scambiare per un sogno tutto ciò che si è già ottenuto. Perché, allora, devo ascoltare il mio cuore?Perché non riuscirai mai a farlo stare zitto. E per quanto tu finga di non ascoltare ciò che dice, sarà sempre nel tuo petto e continuerà a ripetere quello che pensa della vita e del mondo. Anche se è traditore? Il tradimento è il colpo che non ti aspetti. E se tu saprai conoscere bene il tuo cuore, esso non te lo darà mai. Perché conoscerai i tuoi sogni e i tuoi desideri, e saprai fronteggiarli. Nessuno riesce a sfuggire al proprio cuore. Quindi è meglio ascoltare ciò che dice. Perché non si abbatta mai quel colpo che non ti aspetti. Mentre camminava nel deserto, il ragazzo continuò ad ascoltare il proprio cuore. Cominciò a riconoscerne i trabocchetti e i trucchi, e cominciò ad accettarlo così com'era. Allora non ebbe più paura, ma non ebbe più neppure il desiderio di tornare indietro, perché un pomeriggio il cuore gli disse che lui era felice. Anche se ogni tanto mi lamento, diceva il suo cuore, lo faccio perché sono il cuore di un uomo e i cuori degli uomini sono cos ì: hanno paura di realizzare i sogni più grandi, perché pensano di non meritarlo, o di non riuscire a raggiungerli. Noi, i cuori, siamo terrorizzati al solo pensiero di amori che sono finiti per sempre, di momenti che avrebbero potuto essere belli e non lo sono stati, di tesori che avrebbero potut o essere scoperti e sono rimasti per sempre nascosti nella sabbia. Perché, quando ciò accade, noi ne soffriamo intensamente. Il mio cuore ha paura di soffrire, disse il ragazzo all'Alchimista, una sera in cui guardavano il cielo senza luna. Digli che la paura di soffrire è assai peggiore della stessa sofferenza. E che nessun cuore ha maiprovato sofferenza quando ha inseguito i propri sogni, perché ogni momento di ricerca è un momento di incontro con Dio e con l'Eternità.