senza età

XXXVII


Gli hai dato tutto il mio tesoro! esclamò il ragazzo. Tutto quello che ho guadagnato nella mia vita. E a che cosa ti servirebbe, se dovessi morire? rispose l'Alchimista. Il tuo denaro ti ha salvato per tre giorni. Ben poche volte il denaro serve a rinviare la morte. Ma il ragazzo era troppo spaventato per ascoltare parole sagge. Non sapeva come trasformarsi in vento. Non era un Alchimista. L'Alchimista chiese a un guerriero una manciata di tè e ne depose un pizzico sui polsi del ragazzo, che si sentì invadere tutto il corpo da un'ondata di tranquillità mentre l'Alchimista pronunciavaalcune parole che egli non riusciva a comprendere. Non abbandonarti alla disperazione, disse l'Alchimista, con una voce stranamente dolce. Altrimenti non riuscirai a parlare con il tuo cuore. Ma io non so trasformarmi in vento. Chi vive la propria Leggenda Personale conosce tutto ciò che ha bisogno di conoscere. Soltanto una cosa rende impossibile un sogno: la paura di fallire. Io non ho paura di fallire. Ma non so proprio come trasformarmi in vento. Allora dovrai impararlo. La tua vita dipende da questo. E se non ci riuscirò?Morirai mentre starai vivendo la tua Leggenda Personale. E’ assai meglio che morire come migliaia di altri uomini, che non hanno mai saputo che la Leggenda Personale esiste. Comunque, non preoccuparti. Generalmente, la morte rende gli uomini più sensibili alla vita. Trascorse il primo giorno. Vi fu una grande battaglia nei dintorni e molti feriti furono trasportati nell'accampamento militare. Con la morte non cambia nulla, pensava il ragazzo. I guerrieri che morivano venivano sostituiti da altri. E la vita continuava. Avresti potuto morire più tardi, amico mio, disse una guardia rivolta al cadavere di un compagno. Avresti potuto morire quando fosse giunta la pace. Ma alla fine saresti morto comunque. Al termine di quella giornata, il ragazzo andò a cercare l'Alchimista. Questi stava portando il falco verso il deserto. Non so trasformarmi in vento, ripeté il ragazzo. Ricordati di quello che ti ho detto: il mondo è solo la parte visibile di Dio. E l'Alchimia consiste nel ricondurre sul piano materiale la perfezione spirituale. Che cosa stai facendo? Nutro il mio falco. Se io non riuscirò a trasformarmi in vento, moriremo, disse il ragazzo. Perché, allora, nutrire il falco?Chi morirà sarai tu, disse l'Alchimista. Io so come trasformarmi in vento. Il secondo giorno ilgiovane si recò sulla sommità di una roccia che si trovava vicino all'accampamento. Le sentinelle lo lasciarono passare: avevano già sentito parlare del mago che si trasformava in vento, e non volevano avvicinarglisi. Il deserto, inoltre, era un'enorme e insormontabile muraglia. Il ragazzo si trattenne tutto il pomeriggio del secondo giorno a guardare il deserto. Ascoltò il proprio cuore. E il deserto ascoltò la sua paura. Parlavano entrambi la stessa lingua. Il terzo giorno il generale si riunì con i più importanti comandanti. Andiamo a vedere quel giovane che si trasforma in vento, disse il Generale all'Alchimista. Andiamo pure, rispose questi. Il ragazzo li condusse fino al luogo dove era statoil giorno precedente. Poi chiese a tutti di sedersi.Ci vorrà un po' di tempo, disse. Noi non abbiamo fretta, rispose il Generale. Siamo uomini del deserto. Trascorse il primo giorno. Vi fu una grande battaglia nei dintorni e molti feriti furono trasportati nell'accampamento militare. Con la morte non cambia nulla, pensava il ragazzo. I guerrieri che morivano venivano sostituiti da altri. E la vita continuava. Avresti potuto morire più tardi, amico mio, disse una guardia rivolta al cadavere di un compagno. Avresti potuto morire quando fosse giunta la pace. Ma alla fine saresti morto comunque. Al termine di quella giornata, il ragazzo andò a cercare l'Alchimista. Questi stava portando il falco verso il deserto. Non so trasformarmi in vento, ripeté il ragazzo. Ricordati di quello che ti ho detto: il mondo è solo la parte visibile di Dio. E l'Alchimia consiste nel ricondurre sul piano materiale la perfezione spirituale.