il canto del gitano

notte stellata


follia. solo follia e nient'altro che follia. avanza, come un vortice, quella maledetta consapevolezza che ti strappa alla ragione. è così che la vedo: pazzo è colui che ha capito troppo per poterlo sopportare. e le onde del suo dolore cosciente lo travolgono, come i turbini del colore della notte avvolgono la Terra e tutto ciò che cerca in lei la sicurezza stabile di chi ti sostiene in piedi. chi non impazzirebbe di fronte alla risposta alla domanda che chiunque prima o poi si è posto o si porrà nella vita: perché esiste il dolore?