il canto del gitano

Visi di Carta


sto moltiplicando tutti i loro visi.ho un po' la pretesa di poterli far rinascere dalle mie mani.o forse solo la speranza di poterli far passare attraverso il mio corpo e la mia mente,per poi generarli ancora e ridargli la libertà,lasciandogli la consapevolezza di me.magari è solo per l'illusione di potermi sentire avvolta dalla loro presenza.posso odiarli ed amarli,lasciarli nell'ombra e donargli la luce, posso farli piangere e sorridere, abbassare il loro sguardo e costringerli a tenerlo sul mio.posso restare a comporre monologhi confusi e pretendere che li ascoltino mentre prendono corpo,mentre sbaglio e ricomincio,mentre mi fermo a sospirare,senza temere che se ne vadano.resto anche in silenzio ad accarezzare i loro capelli, senza poterli scomporre.sto creando un esercito di spettri,probabilmente per potermi sentire diversa da loro.presto saranno tutti con me e anche se la loro forma non mi potrà mai donare il calore di un corpo e la morbidezza del movimento, so che se resteranno in silenzio,sarà solo perché non possono fare altrimenti.