Un mondo di cavolate

PDL, il libro delle favole


 
"VOTATEMI... RISOLVERO' I VOSTRI PROBLEMI"   Berlusconi riscende in campo. No, forse, sì. Un attimo. Ritratto. Ho finito. No, continuo. Ora pare che sia certo: il Cav torna. E lo fa in grande stile con un’intervista nientepopodimeno che su Chi, la sua rivista di gossip, rilasciata ad Alfonso Signorini, il suo direttore gossipparo. E promette: con me via Imu e Equitalia. Populismo allo stato puro. Lo sa, caro Cavaliere, che Imu ed Equitalia le avete volute (e votate) proprio Lei e il suo partito? la favola dell'imu e equitalia“Silvio Berlusconi. Aboliremo l’Imu ed Equitalia”. È Chi il megafono prescelto da Silvio Berlusconi per rilanciare con forza e populismo la sua ri-discesa in campo. Forte del suo cerchio magico di maîtresse, analfabeti e faccendieri, il Cavaliere ha superato ogni indugio: con una nota ufficiale di ieri, infatti, ha confermato che sarà proprio lui il candidato premier nel 2013. Niente Alfano, dunque, niente ricambio generazionale. Ecco il vecchio che avanza. L’evergreen Berlusconi.E come rilanciarsi se non attraverso le pompose promesse Cavaliere style? E così, se nel 2001, campeggiavano i manifesti “Meno tasse per tutti”; se nel 2006, in chiusura di confronto televisivo con Romano Prodi si affrettò a dire, senza numeri né spiegazioni, “per noi la prima casa è sacra come è sacra la famiglia. Per questo aboliremo l’Ici. Avete capito bene: aboliremo l’Ici su tutte le prime case, e quindi anche sulla vostra”; per il 2013 prepara un nuovo (vecchio) grande rilancio degno del Berlusconi chiacchierone, burlone e barzellettiere. Ed ecco, allora, la promessa: se mi voterete – dice il Cav – via Imu ed Equitalia. Onda di applausi. Standing ovation. Ole. Baci e abbracci.Peccato, però, che il Berlusca dimentichi un particolare non da poco. Le sue promesse, infatti, cozzano con la storia che è stata. Con il passato suo e del suo partito. Iniziamo dall’Imu. L’imposta sull’immobile – remake della defunta Ici – è stata, come molti sapranno, una delle prima norme attuate dal governo Monti per fare cassa. E indovinate chi ha votato a favore? Udc, Pd e proprio il Pdl. Insomma, Berlusconi si farebbe promotore di un cambio di regime voluto, votato e attuato dal suo stesso partito, di cui lui, peraltro, è e rimane presidente (Alfano, lo sappiamo bene, altro non è che segretario-manichino).Ma attenzione. Ancora più interessante la seconda abolizione promessa dallo smemorato Berlusconi: via anche Equitalia. Un po’ di storia degli ultimi anni. Trenta settembre 2005. Con un decreto legge l’esecutivo di allora costituisce Riscossione spa, appunto il servizio nazionale di riscossione. Nel 2007 altro decreto, altro cambiamento importante: Riscossione spa si trasforma in Equitalia spa. Domanda: chi era in quell’anno - 2005 - presidente del consiglio? Ancora lui, Silvio Berlusconi.Non solo. Come dimostrato sapientemente da Paolo Spiga in un’inchiesta ripresa da Infiltrato.it, il mondo della riscossione (anche prima di Equitalia) è strettamente legato agli uomini del Popolo delle Libertà: da Sergio De Gregorio fino a Claudio Scajola. Passando per l’avvocato di sempre Nicolò Ghedini. Insomma quando nacque l’agenzia, B. pensò bene di non scontentare nessuno.Vuoi vedere, allora, che la memoria più veloce del west abbia parlato, in preda ad un raptus populista, solo per raggranellare qualche votarello perso dal partito in sua assenza? Domanda retorica, si sa.https://sites.google.com/site/lapazienzaefinita/berlusconi-aboliremo-imu-ed-equitalia-peccato-che-sia-stato-lui-stesso-a-istituirle  il Giornale di casa scrive:Eliminare l’Imu sulla prima casa non solo si può, ma fa­rà anche bene all’econo­mia. Lo dimostra l’esempio di Co­muni come Assago, alle porte di Milano, o Tula ed Erula, in Sarde­gna. E lo sanno gli italiani: quando cresce il mercato immobiliare cre­sce l’intero Paese. « Quand le bâti­ment va, tout va »: lo diceva Martin Nadaud, lo conferma la migliore let­teratura economica.Lo sanno gli italiani che senza soldi in tasca ne compri assai poche di case...La ragione è molto semplice: gli investimenti in edilizia hanno il più alto coefficiente di attivazione sul­l’economia. In parole povere, un euro di spesa nel settore si trasfor­ma in un multiplo di maggior pro­dotto interno lordo. D’altra parte, ce l’ha ricordato giovedì 13 settembre il presidente della Federal Reserve, Ben Ber­nanke, avviando il suo terzo Quanti­tative Easing: investimenti nel set­toreimmobiliarevoglionodirecre­scita e occupazione. Esattamente il contrario di quanto sta avvenendo da 10 mesi a questa parte in Italia.Investimenti, ma poi segue subito la contraddizione di quanto scritto: Monti (ma al tempo anche Berlusconi) sta affossando l'economia...L’introduzione dell’Imu sulla pr­i­ma casa da parte del governo Mon­ti sta affossando l’economia: calo della produzione nelle costruzioni del 13,6% a maggio 2012 rispetto a maggio 2011; compravendite giù del 36% nei primi 3 mesi del 2012; ri­strutturazioni, acquisti di mobili e acquistidielettrodomesticidimez­zati rispetto a un anno fa; domanda di mutui ridotta del 44% in confron­to ai primi 6 mesi del 2011; tassi più alti e minori importi concessi per­ché è diminuito il valore degli im­mobili messi a garanzia dei mutui (mediamente del 30%, con punte oltre il 50%).Monti non ha fatto altro che riprendere i soldi agli italiani, quelli non incassati grazie alla pessima idea di berlusconi di levare l'ici da un giorno all'altro. Era meglio pagare 20 tutti gli anni che 100 in un solo anno...Per questa ragione Prodi prima e Berlusconi poi avevano ridotto del 40% ed elimi­nato per l’ulteriore 60% l’Ici sull’abitazio­ne principale. Motivi non solo di equità (l’80%degli italiani è proprietario della ca­sa in cui abita), ma anche e soprattutto di incentivo alla crescita. Avere introdotto nel 2012 l’Imu sulla prima casa si configu­ra come una vera e propria patrimoniale, che deprime i valori degli immobili e affos­sa i consumi. Non ne avevamo bisogno, in un momento di crisi come quello attuale. I costi, dunque, dell’operazione del go­verno Monti sono largamente superiori ai benefici di gettito. Proprio per questo eli­minare l’Imu sull’abitazione principale di­venta fondamentale, tanto più che la co­pertura necessaria è assolutamente soste­nibile ( circa 3 miliardi), come finanziaria­mente sostenibile fu l’abolizione dell’Ici nel 2008. Senza alcun danno per i conti pubblici e per i governi locali.Ma i comuni dove devono prendere le risorse? Ce lo spieghi Mister Brunetta Le risorse possono derivare da una strut­turale riduzione del nostro debito pubbli­co, con relativo drastico ridimensiona­mento della spesa per interessi, attual­mente superiori a 80 miliardi di euro all’an­no.Ah ecco, il famigerato debito pubblico...Smettiamola dunque con i luoghi co­muni, smettiamola con il terrorismo finan­ziario, smettiamola di farci del male in os­sequio a malintese richieste dei mercati. La nostra credibilità di debitori si è sempre basata sulla capacità di crescere, di pro­durre e di distribuire reddito e ricchezza. La recessione fa male alle famiglie, fa male alle imprese, fa male alla sostenibilità del nostro debito. Prima ce ne renderemo con­to, meglio sarà.http://www.ilgiornale.it/news/economia/togliere-limu-si-pu-ecco-chi-lha-fatto-838935.html Brunetta dice "Smettiamola con i luoghi comuni" ma eccone uno "made in PDL" by Angelino "Jolie" AlfanoNoi - ha spiegato il segretario del Pdl - riteniamo invece che l'Italia abbia dei limiti da curare immediatamente come il debito pubblico troppo alto e la spesa pubblica troppo alta. Se noi ridurremo la spesa pubblica eliminando gli sprechi e abbatteremo significativamente il debito pubblico avremo le risorse e i soldi per finanziare la crescita e magari diminuire le tasse''. A chi gli chiedeva poi se sarà possibile una nuova alleanza con la Lega, Alfano ha risposto che ''è tutto  precoce, per ora fondiamo la nostra proposta solo su ciò che serve agli italiani''. bel discorso segretario Angelino ma ci spieghi come farete...