come le nuvole

Gargatua e...


“Questo è un paese di merda”  (Silvio Berlusconi)  Chi ha visitato anche solo di sfuggita il blog sa della mia insana passione per gli aforismi. Ebbene oggi ne ho fatto una scorpacciata e mi sono sembrati, come sempre, lampi di genio in grado col loro brevissimo ma fulminante chiarore di mostrare la realtà in tutta la sua cruda e ilare essenza.              Riferito alla triade Tarantini, Lavitola e Lady Devenuto, quest’ultima moglie del primo e amante del secondo col pieno consenso del coniuge, che ve ne pare del detto popolare “i denti quando spuntano fanno male, ma poi ti servono per mangiare”? Meraviglioso! I tre d'altronde sono personcine così a modo che sicuramente sui tappetini davanti agli ingressi principale e secondario di casa, là dove molti di noi hanno scritte banali quali “Welcome” o  immagini di gattini e cani accucciati, hanno ricamato lettere rosse su fondo azzurro le parole “Etica” e “Morale”. Così, solo per il piacere di pulirvici sopra le suole delle scarpe.                             
Marcello Marchesi sentenziava: “Dieci miliardi di mosche non possono avere torto. Mangiate merda!”Solo dopo un congruo periodo di tale dieta potrete credere che il Berlusca, costretto dal Lavitola a ricevere un Tarantini senza sapere nemmeno chi fosse, nel sentire che il poverino aveva qualche problema di liquidità si è commosso fino alle lacrime e gli ha versato sull’unghia 500 mila euro più altri 20 mila al mese per le piccole spese casalinghe. Quindi nessun ricatto, solo carità cristiana e cuore generoso.                                                       
Se poi proseguite stoicamente nella dieta allora non vi stupirà apprendere che il Lavitola, presente allo straziante colloquio, asciugandosi gli occhi, abbia ritenuto equo trattenere per se (secondo quello che oramai è un classico della letteratura per l’infanzia e che và sotto al titolo “Vespa e Lela Mora: una amicizia purissima” ) circa 400 dei 500 mila euro (d'altronde scoparsi la di lui consorte qualche remunerazione la meritava o no?).  
Concluderò questo escatologico post con un riferimento alto.Gabriel Garcia Marchez sentenziò in tempi non sospetti : “Il giorno che la merda avrà un valore i poveri nasceranno senza culo!”              
Vogliatevi gradire, quale sottofondo e qualora riesca ad inserirlo,  “L’Inno del corpo sciolto” di Roberto Benigni, un profeta su ciò che sarebbe arrivato al potere in Italia.