come le nuvole

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“In politica bisogna sempre seguire la retta via...Così si è sicuri di non incontrarvi mai nessuno!" (Otto von Bismarck) Li vedo fin da qui dove, seduta sull’orlo di un precipizio, resto in attesa della fine del mondo.  Molti sono pregiudicati, altri talmente impresentabili che non li invitereste alla comunione del bambino. Sono persone con una etica degna di un coccodrillo dell’Amazzonia e con la stessa capacità di rimorso.Gente senza un lavoro o una professione a cui tornare e che, al momento, ha “il potere” e può quindi piazzare moglie, cugini e fratellastri semianalfabeti in posti lucrosi.Gente messa lì non per voto popolare ma perché “indicati” dal Partito.E ora voi credete che questi peones disperati e che, a quanto ho capito, non rispondono più nemmeno ai loro leader se ne vadano a casuccia loro senza opporre resistenza? Senza vedere forconi o minacciosi sbarluginii di ghigliottine?Credete che vedendo la nave che affonda corrano alle scialuppe e chiamino i soccorsi al grido “prima le donne e i bambini”? Credete che se vedono i connazionali con le toppe al culo che rovistano nella spazzatura provino un moto di compassione?Scordatevelo.                   
 Questi quando hanno sfogliato nella sala d’attesa del dentista qualche pagina del Vangelo o di Robin Hood, hanno tifato per Giuda (pur criticandolo per l’esiguità della richiesta di soli trenta denari) e ammirato lo Sceriffo di Nottingham non riuscendo minimente a comprendere come si possa, nel pieno possesso delle proprie facoltà mentali, “togliere ai ricchi per dare ai poveri!”. Questi vogliono andare al voto. La casa è lesionata, i muri stanno per crollare ed invece di chiamare architetti e muratori, idraulici ed indoratori, vogliono organizzare l’elezione di un nuovo Capo condominio. Ragazzi ma ve lo immaginate? Mentre i mercati crollano noi ci sediamo davanti alla TV  a sentirli cianciare e promettere…Personalmente preferire assistere alla fine del mondo.                
(anche perché circondata come sono da marmellate di more, lasagne bolognesi e vini vari non me la passo tanto male. L’unico rischio è che l’alba del 23 dicembre mi trovi tale e quale un capolavoro di Botero ).