come le nuvole

Wanted...


  “Un ladro incontra un collega e gli dice : - Andiamo a prendere un caffè? E l’altro :- A chi?”  (Dylan Dog) La crisi ha risvegliato quella che comunemente viene definita “micro criminalità” e che ha, come caratteristica peculiare, di essere fastidiosa quanto le zanzare.  Probabilmente, così come le zanzare, non ti condurrà alla morte (salvo che non siano zanzirol anofele, o zsa zsa, o portatrici sane di Ebola) ma di certo ti incazzano di brutto l’esistenza.                      
Quale è l’antefatto di cotanto fastidio?  Ebbene ho comprato per la doberm…ehm…per la secondogenita, una bicicletta elettrica che è un amore.Niente bollo, niente casco, niente patente, niente traffico o ingorghi, insomma no problem e và come un treno ad alta velocità.Sapendo tuttavia che l’uomo è creatura che fù scacciata dal Paradiso perché facile a cadere in tentazione foss’anche per un morso ad una mela quando poteva aveva gratis kiwi e banane, lamponi e fragole, abbiamo comprato allegata alla due ruote, una catena che pesa quasi quanto il mezzo in questione ed  il cui costo mi ha tramortita.Il rivenditore ci ha incoraggiato all’acquisto dicendoci che per portare via una bici legata con quella specie di àncora per navi da crociera ci sarebbe voluta una sega per il flex e che, per quanto il mondo sia disonesto, la fatica, il rumore e il tempo necessario a fregarla avrebbero condotto alla desistenza anche il più disperato e delinquente e ladro e che peste lo colga, fosse stato nei paraggi con intenzioni men che amichevoli.La figlia era felice, la madre anche, lo smog meno. Non pervenuta risulta l’opinione dei passanti attorno a cui ha slalomizzato la giovane amazzone.                      
Dopo qualche giorno dall’entrata in possesso del bolide, lei lo posteggia, alle ore 10 di un mattino di sole, davanti alla sua facoltà, legata ad un robusto ed affidabile palo. La gente passa, i negozi sono aperti, la pubblica fede affidataria è presente e, si suppone, vigile. Passano meno di due ore e la ragazza esce. Sorride perché vede in lontananza la bici, stabile e al suo posto…Poi però si avvicina e la gioia si tramuta in incredulità. Non potendo fregarsi la bici, le hanno portato via il sellino.                                 
Allor quando una affranta figlia ha telefonato per sapere come poteva fare per tornare a casa senza sedersi su uno spuntone, voi non potete nemmeno immaginare quante micro (ma terrificanti) imprecazioni e quanti micro (ma dolorosissimi) calci avrei assestato a quel micro criminale che ci ha derubato.                                                           
Conclusione?Abbiamo comprato un altro sellino, questa volta con allegato un catenaccio che lo inchioda alla bici e adesso la ragazza se ne và in giro che sembra San Pietro, portandosi dietro le chiavi dell’accensione, della catena, del catenaccio del sellino e, se non bastasse, quella dataci in cambio di vil denaro, da un garagista adiacente alla facoltà che le darà ostello. 
La nostra serenità è definitivamente tramontata dietro una cortina di sospetto e diffidenza e la ecologica bici verrà usata solo se si và in luoghi sicuri (praticamente nulli!) perché la domanda è: esisterà una chiave ed un lucchetto per lo specchietto retrovisore? E per il manubrio? E per le ruote?                                                              
Ora non dico che si debbano tagliare le mani ai ladri, però una martellatina sull’alluce del piede, a vostro parere, avrebbe un qualche effetto deterrente sui medesimi o servirebbe solo a riconciliarmi con  “porco il  mondo che c’ho sotto i piedi”?