Quesito: tre cose belle che ti sono successe mentre crescevi…. Bene, mentre crescevo mi sono successe (per mia fortuna) tante cose belle quindi, dopo aver fatto mente locale per circa 24 ore, ne ho selezionato tre, tra quelle più importanti o che semplicemente mi vengono in mente (lo so dottore, niente è casuale…a proposito mi posso girare nel lettino?) La prima è legata alla gratitudine perché mio padre, quando ero piccola, ha avuto la pazienza di accompagnarmi sempre, quando ne ho avuto bisogno, a casa delle mie amichette o alle festicciole e poi mi è sempre venuto a riprendere senza mai lamentarsi…. La seconda è legata all’educazione montessoriana che ho ricevuto (di cui ho accennato in un altro post) e che consisteva nel tarparmi sistematicamente le ali, nel tenermi sotto strettissima sorveglianza, nel proibirmi ogni libertà adolescenziale…questo ha comportato che i miei più bei ricordi siano legati a tutte le volte che le mie ribellioni andavano a buon fine (nulla è così divertente come riuscire a fare una cosa proibita…) Ad esempio mi viene in mente quando ritornando a casa alle tre di notte con le scarpe in mano…i passi felpati….ho visto mia madre che, affacciata alle scale della nostra casa di campagna a due piani, mi lancia, senza proferire parola (e soprattutto senza colpirmi) una pantofola…. La terza è il ricordo e il privilegio di aver vissuto le meravigliose estati di una volta, quelle che duravano tre mesi, perché la mia mamma non lavorava e si andava in campagna a giugno per far ritorno a settembre…estati mitiche di poltrimento vergognoso, di letture, di rane e cicale, di mare e cugini, di primi baci e motorini….. Adesso non mi và più di pensare alla seconda parte del quesito, stò viaggiando nel tempo meraviglioso e tragico, buffo e dilaniante della mia adolescenza e stò ricordando Tullio e la sua Honda……good night !
Tre...
Quesito: tre cose belle che ti sono successe mentre crescevi…. Bene, mentre crescevo mi sono successe (per mia fortuna) tante cose belle quindi, dopo aver fatto mente locale per circa 24 ore, ne ho selezionato tre, tra quelle più importanti o che semplicemente mi vengono in mente (lo so dottore, niente è casuale…a proposito mi posso girare nel lettino?) La prima è legata alla gratitudine perché mio padre, quando ero piccola, ha avuto la pazienza di accompagnarmi sempre, quando ne ho avuto bisogno, a casa delle mie amichette o alle festicciole e poi mi è sempre venuto a riprendere senza mai lamentarsi…. La seconda è legata all’educazione montessoriana che ho ricevuto (di cui ho accennato in un altro post) e che consisteva nel tarparmi sistematicamente le ali, nel tenermi sotto strettissima sorveglianza, nel proibirmi ogni libertà adolescenziale…questo ha comportato che i miei più bei ricordi siano legati a tutte le volte che le mie ribellioni andavano a buon fine (nulla è così divertente come riuscire a fare una cosa proibita…) Ad esempio mi viene in mente quando ritornando a casa alle tre di notte con le scarpe in mano…i passi felpati….ho visto mia madre che, affacciata alle scale della nostra casa di campagna a due piani, mi lancia, senza proferire parola (e soprattutto senza colpirmi) una pantofola…. La terza è il ricordo e il privilegio di aver vissuto le meravigliose estati di una volta, quelle che duravano tre mesi, perché la mia mamma non lavorava e si andava in campagna a giugno per far ritorno a settembre…estati mitiche di poltrimento vergognoso, di letture, di rane e cicale, di mare e cugini, di primi baci e motorini….. Adesso non mi và più di pensare alla seconda parte del quesito, stò viaggiando nel tempo meraviglioso e tragico, buffo e dilaniante della mia adolescenza e stò ricordando Tullio e la sua Honda……good night !