come le nuvole

Post N° 55


   
     Almanacco di oggi, domenica 3 dicembre 2006: Il sole è sorto quando ho alzato le tapparelle, (quindi circa alle otto), e tramonterà quando le avrò chiuse, (ritengo verso le diciotto). Circa le fasi lunari, non ne ho la benché minima idea, perché in città è raro prestare attenzione al cielo di notte. Il Santo del giorno (ed è qui che volevo arrivare) è San Francesco Saverio. Mio padre si chiama Saverio è oggi è dunque il suo onomastico…Considerato che il blog è mio ho deciso di festeggiare rieditando il post n. 17 dell’11 ottobre u.s. , a lui dedicato……                                                               
Il Paradiso può attendere?  Sottotitolo: “La vecchiaia realizza i presentimenti della gioventù” (Kierkegaard)                   
        Mi sono via via fatta la convinzione che, quando si invecchia, i tratti del nostro carattere, nel bene e nel male, restano quelli che sono sempre stati solo che vengono come esasperati e portati alle estreme conseguenze. Ed è per questo che, la vecchiaia, può essere descritta come una fase in cui si è  testardi e capricciosi, o avari ed egoisti, o fragili e teneri, o comprensivi e dolci o tirranici e prepotenti.   Si è sempre uguali a sé stessi, solo però  “all’ennesima potenza”.           
     oppure…     
  Mio padre così, nella sua vecchiaia, è un uomo dolcissimo, molto gentile e assolutamente compito.                       
Lo è sempre stato ma adesso, il decadimento delle sue funzioni cerebrali, esasperano queste sue caratteristiche e rendono tenere e spassose anche defaillance che,  sotto altra luce, mi rattristerebbero.Le prime avvisaglie di “invecchiamento” le ho percepite a cominciare dal momento in cui, al momento in cui andavo via, ha iniziato a raccomandarmi -: Ciao cara, salutami tanto i tuoi !!                                                                     
Al telefono poi, dopo che avevamo parlato per un po’ scambiandoci  cordiali convenevoli, lo sentivo rispondere a mia madre che chiedeva in lontananza chi fosse al telefono  -:  Eh, và bè.. chi è… vuole sapere chi è…… Vallo a sapere….      
                          
In seguito si è capito che non potevamo più fare affidamento su di lui e che, se lo si mandava a prendere, ad esempio, il telecomando, nella migliore delle ipotesi ti portava il telefono, nella peggiore faceva perdere le sue tracce essendosi dimenticato di te e di quello che volevi …                                   
                       
       Una sera, dopo una cena insieme, uscendo sulla veranda e trovandovi seduti mia sorella  e suo marito, dopo averli salutati gentilmente,  è rientrato a casa e  mi ha sussurrato - : Ma questi chi sono ? Ancora qui,  a quest’ora... Però, è maleducazione….  ....Qualsiasi cosa fai per lui, per quanto piccola, mio padre ti ringrazia dal profondo del cuore e usa frasi come : - Grazie figlia mia carissima, la tua presenza mi è di grande conforto! oppure - :  Ma che piacere vederti ! 
   Se gli porti un dolcino si commuove come se fosse il regalo più bello del mondo  ma, a seconda dei momenti, se qualcuno gli domanda -: Come và ? E’ capace di raccontare che da tre giorni non gli dai da mangiare !!Quando mia madre è stata assente per un ricovero, dopo i primi giorni in cui l’ha cercata come “un’ ugghia persa” ( traduzione simultanea: un’ago andato perduto! ) chiedendo di lei ad intervalli di circa un quarto d’ora e portando sull’orlo della follia mio nipote che gli teneva compagnia,
 si è come rassegnato e guardando la badante quarant’enne ha chiesto a mia sorella - : Ma questa qui è mia moglie?   (mio cognato ha commentato che il cambio gli sarebbe convenuto,  ma lui è un cinico disincantato!).          
 mormorando a bassa voce: - Mi sà tanto che sono rimasto solo e... non me lo vogliono dire!!! Sempre durante quel periodo, in un altro momento, resosi conto della anomala sollecitudine che i parenti avevano verso di lui quando lo andavano a trovare  e presa consapevolezza del fatto che si andava a coricare nel letto da solo,  lo si è visto passeggiare con le mani dietro la schiena, mormorando:-Mi sà tanto che sono rimasto solo e...non me lo vogliono dire!                                                    
    Caro papà…….Buon Onomastico !