come le nuvole

Post N° 74


 
  Non è facile vivere dopo morti. (Stanislaw Jerzy Lec)Primo passo formale dell'Italia  per una moratoria globale sulla pena di morte. L'ambasciatore italiano al Palazzo di Vetro, Marcello Spatafora, ha informato ufficialmente il presidente di turno del Consiglio di sicurezza dell'Onu, il russo Vitaly Churkin, della richiesta italiana che l'Assemblea generale delle Nazioni Unite riprenda in esame il tema della moratoria universale della pena di morte. La richiesta è avvenuta in quella che per l'Italia è la prima giornata di lavoro, come membro non permanente, nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Si tratta di una battaglia difficile, da condurre con attenzione cercando consensi in ogni singolo Paese e che necessita della piena compattezza dell'Unione europea. Il governo è consapevole delle difficoltà, di doversi scontrare con alcuni grandi del mondo come Stati Uniti, Russia e Cina che guidano il Consiglio di sicurezza e che ancora giustiziano nei vari modi prigionieri. Già nel 1994 si arrivò al voto e la proposta di una moratoria fu bocciata con 44 no, 36 si e 74 astensioni. Anche nel 1999  le spaccature all'interno dell'Unione europea fecero finire il testo della risoluzione nel dimenticatoio.  L'ambasciatore italiano al palazzo di vetro, Marcello Spatafora, ha avuto mandato dal Governo di avviare subito una serie di consultazioni "formali ed informali" in sede Onu  con l'obiettivo di riavviare il dibattito sull'abolizione della pena di morte, o meglio sulla moratoria alle esecuzioni. Infatti, come chiedono i radicali, è inutile volare troppo alto cercando l'approvazione improbabile di una risoluzione contro l'abolizione della pena di morte; assai più realistica è l'opzione di una moratoria che consentirebbe alle classi dirigenti di alcuni Paesi di fermare il boia sotto l'ombrello Onu. La formalizzazione della richiesta segue un precedente annuncio di Palazzo Chigi ("Ci impegnamo ad avviare subito le procedure"), che di fatto andava incontro alle richieste del leader radicale, Marco Pannella, da giorni effettua uno sciopero della fame e della sete.Intanto da più parti giungono appelli a Pannella affinché cessi la protesta. E lo stesso Prodi  lo ha esortato a porre fine al digiuno.( da Repubblica)...e per Marco Pannella, che ha fatto fare all'Italia (una volta tanto) una bella figura, di Stato "illuminato" e "d'iniziativa"....hip hip hurrà!