come le nuvole

Post N° 107


 
Si usa uno specchio per guardare il viso e si usano le opere d'arte per guardare la propria anima  (George Bernard Shaw)  “Elaborando”, con il suo ultimo post, mi ha portato alla mente alcuni bei ricordi…I miei trascorsi di fedele tesserata di Cineforum! Il primo, a cui mi iscrissi,  si chiamava “Antorchia”, aveva la sede in un vecchio cinemino di periferia che mai,  prima di allora ( e mai più probabilmente nel futuro) aveva visto la sua sala così affollata di cervelli giovani, creativi ed alternativi, in perfetta tenuta d’ordinanza, eschimo verde  e/o  gonne zingaresche, ai piedi, Clark e Sabot, per i miopi  Lozza e  Rayban,
 parcheggiate fuori Citroen (la mitica due cavalli) o Renault 4 …(la mia era arancione, col un tettuccio apribile, che mi costò non poche lotte col genitore e che non ho quasi mai aperto, perché ci voleva un’ora e la pazienza di Giobbe !).                   
Il secondo, si chiamava “La base” ed era, se possibile, ancora più alternativo…..Intanto era ubicato in un sottoscala, il riscaldamento andava a “calore animale” e aveva le panchine, di legno e senza schienali, a degradare, come al circo…..una goduria!Comodamente seduti (?), nel tepore (?) della sala, la nostra cultura cinematografica cresceva a vista d’occhio….film cecoslovacchi e coreani, rigorosamente sottotitolati, dalle trame avvincenti quanto un elenco telefonico, (di cui peraltro condividevano la sceneggiatura), ci immettevano in realtà parallele e piuttosto improbabili.                          
Ricordo scene memorabili, girate in tempo reale, durante le quali  guardavamo uno in mutande che, con i suoi comodi, si alzava dal letto, faceva colazione, contemplando il lento inzupparsi del biscotto nel latte, si lavava i denti e avviava una profonda riflessione esistenziale, guardando l’andirivieni delle mosche sui vetri sporchi…la suspense ci uccideva…(e anche un po’ il sonno!)Unica pecca che rammento…raramente “seguiva dibattito”…(Pfiuuu!)         
Ad onor del vero debbo riconoscere che, così e solo così, ho visto film (che voi umani non potete neanche immaginare…), fuori dai circuiti cinematografici ufficiali, probabilmente mai passati dalle sale “vere” e che, tuttavia, meritavano davvero la visione… uno per tutti “Donna Flor e i suoi due mariti”, un capolavoro di leggerezza e musica….                           
 Effetto collaterale di tali abbonamenti è che sono diventata irrimediabilmente, una cinefila convinta ed appassionata, anche se, adesso, i film spesso li guardo su Sky,  “stinnicchiata” (per i popoli del nord “distesa”) comodamente nel mio lettone….