come le nuvole

Post N° 108


  Lei è abbonato?      II puntataSottotitolo:  Il fatto che nessuno ti capisca, non vuol dire per forza che tu sia un artista.       Negli anni d’oro del mio fulgore intellettuale, mi sono iscritta, anche ad una rassegna di opere teatrali decisamente alternative, anzi, rispetto al cinema, oserei dire che erano  “oltre, molto oltre”….                               
Non ricordo il titolo di nemmeno uno degli “indimenticabili”  capolavori della drammaturgia moderna cui ho assistito, ma ricordo ancora, con un brivido, una “piéce” in cui (per l’assioma, all’ora molto in voga, che l’opera d’arte deve essere tutt’uno con lo spettatore), mi sono ritrovata, insieme ad altre vittime sacrificali abbonate, ad aggirarmi, di stanza in stanza(ebbene sì, anche la “location” era in tema…praticamente un vecchio appartamento del centro storico!) all’interno delle quali, si svolgeva un pezzo dell’azione teatrale…                                          
  Noi, volgo fruitore, ci guardavamo sperduti, muovendoci circospetti e silenziosi consapevoli che, se avessimo parlato o scambiato segnali con il nostro accompagnatore, era forte il  rischio di essere calorosamente applauditi da qualcuno che credeva facessimo parte della rappresentazione….. Oltretutto, l’accesso alle stanze, era libero per cui si assisteva alle varie scene, in ordine assolutamente casuale….(sorvolo sul riferire cosa ho capito della trama…).                                                  
   Boh!Ad un’altra rappresentazione più ortodossa (nel senso che eravamo seduti banalmente dentro un teatro), vergognandoci come pecorai dell’entroterra ad un cocktail party, ma non riuscendo più a sopportare un minuto di più di quel suicidio cerebrale, siamo strisciati fuori nel bel mezzo del primo tempo, sotto lo sguardo invidioso di chi non aveva avuto il nostro stesso coraggio…..(e vi pare che, mentre camminavo carponi con mosse felpate,  cercando di non farmi notare, non mi sono cadute di tasca le chiavi ?…..)                
 Che figura!