come le nuvole

Post N° 117


Prima di giudicare un uomo cammina per tre lune nelle sue scarpe. Proverbio Indiano Prima che gli stadi si trasformassero in luoghi di lotta, sopraffazione e morte erano, anche,  posti da frequentare,  fosse solo per osservare il pubblico degli “afitionatos” che, come direbbe una romantica donna inglese, erano e sono  “mooolto  pittoreschi”….                   
Personaggi veri, autentica espressione del popolo, che usa modi di dire e descrive i propri stati d’animo, in maniere talmente suggestive ed immaginifiche da restarne affascinati…              
Una per tutte, esemplificativa della capacità figurativa di un popolo, è quella del tizio che, per rimarcare la mancanza di riscaldamento nella sua casa, esclama…”Guardi, noi qua, ci riscaldiamo a timpulate….” (per il nord  sarebbe “a schiaffoni”). O quell’altra che racconta che suo marito lavora nei campi e all’interlocutore che, per capire meglio, chiede “Signora, allora suo marito fà il bracciante? ” risponde interdetta eppur  condiscendente… “Beh sì, diciamo che abbraccia tante cose….”                             
Ma torniamo allo Stadio….Una mia amica mi racconta di essere capitata vicina ad un omone, col pancione che trasbordava dalla cintura, la barba lunga, il fasciacollo rosa nero d’ordinanza, olezzante del famoso profumo  “Eau de cavolò” , naturalmente nella versione pour homme….                           
Il tipo urlava e agitava, sulla testa, la sciarpa, finchè, ad un’azione particolarmente entusiasmante, cominciò a saltare gridando “Cu n’un sata di Catania è..è” , “cu n’un sata di Catania è, è”….(per il nord “chi non salta di Catania è, è”).                         
La mia intrepida amica osò, là dove non avrebbero osato nemmeno le aquile, e gli fece osservare sommessamente  “Guardi che stiamo giocando contro l’Empoli….”.                                
L’energumeno la guarda inespressivo, da capo a piedi e, senza proferire parola, si gira ricominciando a saltare ma stavolta gridando  “Cu n’un sata fighiu ‘i pulla è, è”…. (sempre per il nord “Chi non salta figlio di puttana è, è”) . Interiezione praticamente universale…..A questo punto si poteva giocare contro qualsivoglia squadra, ma era indispensabile, se si voleva salvaguardare l’ onore della propria madre, saltare insieme a lui…..