Il divieto non significa necessariamente astensione, ma la pratica sotto forma di trasgressione. (Epicureo)I dubbi del fine settimana Primo quesito: Sono i telefonini con la video camera incorporata che, portati a scuola, generano episodi di bullismo,
prontamente documentati e mandati su Internet o gli episodi di bullismo esistono a prescindere, e il video telefonino si limita a renderli noti al mondo intero ? Pertanto, è un intervento significativo e, in qualche modo incisivo, quello del ministro Fioroni che, alla luce degli ultimi episodi di bullismo, ribadisce (perché c’era già) il divieto di tenere accesi i cellulari in classe?
Secondo quesito: E’ maggiormente proficuo elevare il livello di severità delle sanzioni da combinare a chi viene trovato in possesso di spinelli o a bere alcolici,
oppure sarebbe più utile varare una vasta campagna di educazione alla salute nelle scuole, e che spazi dal cibo al sesso, dalle buone abitudini igieniche allo sport, ecc.?
Non sarebbe questo, un modo per investire nell’intelligenza dei nostri ragazzi, invece che sfidare la loro voglia di trasgressione e di mettersi in gioco, attraverso comportamenti rischiosi?
Educare ad un "sano" rischio!un modo come un'altro per mettersi in gioco
Terzo quesito:Il problema sono le intercettazioni che portano alla luce vergogne, miserie ed illegalità di uomini di potere, violandone la privacy,
o è piuttosto da reprimere il comportamento delinquenziale di queste persone che si credono intoccabili, perchè protetti dal loro stesso potere?
Sono consapevole del grave dilemma in cui dovrete dibattervi, ma il week end è lungo......