come le nuvole

Post N° 172


 
Trovo che la televisione sia molto educativa. Ogni volta che qualcuno l'accende, vado in un'altra stanza e leggo un libro. Groucho MarxEducazione Montessori ?      
 Ho seguito, con discreto interesse, lo sceneggiato (o adesso si chiama fiction?) televisivo, sulla vita di Maria Montessori....Per anni ho usato, ironicamente, il suo cognome e fatto riferimento al suo metodo, quando volevo sottolineare, per contrasto, tutto quello che di violento, di imposto, di non democratico c'era, in una qualunque forma di “indebita pressione”, sopratutto se rivolta ai minori di anni 18 (che sono, tra i soggetti non sindacalizzati, quelli storicamente più esposti all'oppressione e all'arbitrio)...                                       
 Indubbiamente, la pedagogia moderna ha fatto passi di gigante, ( o, almeno, in Occidente, perchè i bambini del sud e dell'est del mondo, nelle loro fabbriche di tappeti o relegate, dalla età di sei anni, ai lavori domestici, non mi pare ne stiano ancora beneficiando!!)...Per lungo tempo, anche dalle nostre parti, l'attenzione verso i sentimenti e i vissuti dei bambini, non c'è stata...sono stati ignorati e vilipesi, sfruttati ed utilizzati...Adesso, almeno in teoria, almeno come “opinione generale”, i bambini hanno iniziato ad esistere e pare abbiano anche un'anima !!!...
Come ben sappiamo, tuttavia, il cammino è ancora lungo e troppo spesso, l'indulgenza verso i pargoli, l'andare incontro ai loro desideri e capricci è,  in realtà, una larvata forma di indifferenza, di abbandono nei loro confronti...E mi sovviene, in un flash back  masochistico, un qualche episodio della mia infanzia, (simile peraltro a quella di tanti miei contemporanei) ed il ricordo dell' educazione, decisamente “vintage”, ricevuta,  impressa a caratteri di fuoco nel mio DNA…I miei genitori nell’impartirla non hanno badato all’empatia, alla relazione, ad una generica accettazione o tolleranza, bastevole, secondo il moderno sentire, a trasmettere messaggi educativi,  ma l’hanno sempre contestualizzata, fornendole sempre un setting adeguato e la cui assenza fa si che, ai nostri giorni, un adolescente ritenga accettabile entrare in classe col telefonino acceso….                              
Come, dunque, dimenticare quei tormentosi e lunghi pomeriggi di “visite ai parenti”?.... In esse  mi veniva richiesto di indossare vestitini non sporcabili, (pena punizioni  liberamente ispirate al libro dell'Apocalisse), addobbare  treccine (oh, quanto le detestavo!) con  leziosi fiocchetti colorati, 
rifiutare educatamente il primo passaggio di dolci per, eventualmente, accettarne solo dopo adeguata insistenza della padrona di casa, non parlare se non per  “a domanda risponde” (manco in una Caserma dei Carabinieri!), sorridere e salutare educatamente anche  quei mostri che per farti “prio”, schiacciavano le tue tenere guanciotte in morse  d'acciaio, (che volevano essere affettuosi pizzichi) lasciandoti le gote color “Rosso Haidy” per almeno un'ora...                                       
Essa mi ha temprato, fornendomi un percorso di accesso alla socialità e al mondo adulto che, se non simile ai corsi di addestramento dei Marines, poco ci manca...Grazie mamma, grazie papà! Adesso che mi sono congedata e sono tornata alla vita civile, guardando le stellette che adornano il mio cuore di ex dei Berretti Verdi, so che sono in grado di sopravvivere a molte cose....