come le nuvole

Post N° 178


 L’uomo ragionevole adatta, se stesso, al mondo, quello irragionevole insiste nel cercare di adattare il mondo a se stesso. E’ evidente che, il progresso, dipende dagli uomini irragionevoli…(G.B.Shaw) Nel fondo del mio cuoricino sono sempre stata un’inguaribile ottimista…                          
Ho sempre pensato che, per quanto mi dichiarassi nostalgica dei “bei tempi andati”, con i suoi ritmi, il suo fascino, vi avrei voluto, in realtà, andare a vivere per non più di cinque giorni…magari cinque per ogni epoca e oltretutto potendo scegliere la “location”, altrimenti me ne sto a casa mia!!!…                                        
Mi piacerebbe poter ammirare una notte stellata degli anni ’50, senza il disturbo di una qualche, inevitabile, luce artificiale…rilassarmi, passeggiando per strade silenziose, in un tempo in cui, anche in città, si potevano udire cinguettii di uccelli,…godere del  silenzio del dopo pranzo o delle ore serali, perché, all’epoca, tutti adottavano le stesse abitudini di vita …sorridere alla vista dei Vesponi Piaggio con, a bordo, interi nuclei familiari, prendere il sole su spiagge deserte…  
Ma poi, via….altri cinque giorni alla Reggia di Versaille, a giocare a nascondino strascicando lunghe gonne vaporose e, la sera,  ballare alla luce di mille candele, alla presenza del Re… e, altri cinque, nella Bella Epoque, per inebriarmi con il charleston, vestita di bianco, assieme al grande Gatsby…                                                                   
In realtà dicevo, sono una ottimista, perché  credo fermamente nel Progresso e nelle sue conquiste…credo che, chi si ferma è perduto, e che solo la ricerca, la scienza e l’inventiva dell’uomo potranno salvarlo da se stesso…. Se il clima è impazzito, se i gas serra sembrano voler accelerare il passaggio dalla nostra specie ad un’altra, se cercare “uno sviluppo compatibile” sembra oramai un vuoto luogo comune, ecco,  che in India, quasi in risposta al più nero pessimismo, hanno inventato qualcosa di straordinario… la macchina ad aria compressa, la cui autonomia, per duecento chilometri, costerebbe solo due euro e la cui tossicità, per l’ambiente, è pari a zero…costo previsto 12.500 euro (conveniente, però !!)...                                             
 E' lei!Inconveniente pare, la sua fragilità (è in vetroresina), che non garantirebbe sicurezza in caso di incidente, e tuttavia,  il fatto che possa correre solo alla folle velocità di 50 km. orari garantisce una degenza ospedaliera, al massimo, di qualche settimana….per rischiare seriamente la vita, si può far subentrare un motore a scoppio e allora, la macchinetta, sfiora i 100 Km.…  
Adesso non mi resta che aspettare, pazientemente, che mettano sul mercato elettrodomestici che ubbidiscono alla voce umana e, finalmente, potrò cazziare la lavatrice se il bucato si è scolorito e dare ordini al frigorifero perché, in coordinamento con il forno, mi faccia trovare la cotoletta panata e croccante, in tavola per l’una…poi credo che mi farò impiantare in testa un microprocessore,  riuscendo così a ricordare tutti gli incipit e i proseguit dei miei libri e film preferiti, potrò ascoltare, senza una diagnosi di schizofrenia, dentro la mia testa, la musica che preferisco e, grazie a muscoli e pelle, in microfibra, vivere per sempre con l’aspetto di una sedicenne…                                 
Ci voglio credere… il futuro, se investiamo in lui, non ci deluderà….e, comunque, cosa abbiamo da perdere?