come le nuvole

Post N° 253


“Onorerò, il Natale, nel mio cuore e cercherò di tenerlo con me tutto l’anno” (Charles Dickens)  Canzoni di Natale belle, poetiche, sante, evocative c’è ne sono molte… Tuttavia, per me, una della più belle è “questa” che voglio dunque usare come adeguato sottofondo per fare, a tutti voi, i miei più affettuosi auguri di un sereno Natale.                           
Auguri validi sia che ci crediate o no, sia che  sentiate il Natale congeniale alla vostra indole o che vi faccia venire bolle rosse sulla pelle, che vi porti ricordi dolci o vi strazi il cuore, che lo passiate compagnia dei vostri amati parenti o da soli, preferendo lo stato civile di figli unici, orfani sin dalla più tenera età, in terra straniera. Comunque sia, cercate di godervi questi giorni di vacanza, con l’augurio, per tutti noi, di riuscire a sfuggire al “nulla” ipnotico e luccicante che ci circonda  per essere, semplicemente, uomini “giusti”, nel senso più luminoso che riusciamo a dare a questa parola. Uomini che hanno, ancora, una qualche reazione quando leggono che i fondi (centocinquantamila euro) destinati alla ricostruzione delle case dei terremotati del Molise sono stati convogliati in una fiction dall’ameno titolo di “On the road”  e che, seppur con tutte le riserve verso la totalizzante religione mussulmana, ritengono orribile che li si costringa, in quel di Treviso, a pregare inginocchiati sull’asfalto di un parcheggio all’aperto o che ritengono semplice buon senso consentire, ad una madre, di non mettere al mondo un figlio che rischia una dolorosissima malattia genetica e non ha i soldi (chè, alla fine, di questo si tratta) per andare all’estero…     Ma di tutto questo, forse, è meglio riparlarne il 26 dicembre….Buon Natale, ragazzi!