“Quando siamo nelle epoche illuminate ha senso pensare alla bellezza di un oggetto, ma in tempi di barbarie è osceno parlare di design” (Philippe Starck) Se prima si voleva una vita da sognare, dove trasgredire, in cui vietare di vietare, per osare, da provare, colorare, dove poter crescere e in cui rischiare…
Se prima la vita era una avventura, un canovaccio bianco su cui scrivere cose sempre nuove, una cosa da inventare, un luogo dove accogliere le diversità, qualcosa da capire, esplorare e in cui la curiosità intellettuale, era da considerarsi una dote…In quei tempi si cantava a squarciagola
lalalà, ed un brivido passava lungo la schiena. Adesso credo si desideri una esistenza in cui stare soprattutto tranquilli, al sicuro, riparati, garantiti, protetti, forse rintanati…
Una esistenza da cui essenzialmente escludere, bandire, allontanare, cancellare tutto cị che ci spaventa, inquieta…. Quindi cị che è nuovo, diverso, estraneo, sconosciuto, incomprensibile, alieno, distante…Di questi tempi trovo perfetto cantare sottovoce
lalalà, ed un brivido passa lungo la schiena.