“Sono del parere che la televisione rovini gli uomini politici quando vi appaiono troppo di frequente” (Sandro Pertini) Mentre soffro di incredibili crisi da astinenza per via della dipartita (per quel di Milano, mica per l’immondezzaio, eh!), del mio piccolo, affezionato e fragile computer e piango calde lacrime sulla mia sorte ria e tapina,
leggo che la logica istituzionale di questa magnifica nazione in cui ebbi i natali, non è cambiata di una virgola dopo le ultime elezioni.La rivoluzionaria sinistra, guidata dall’alternativo ed iconoclasta Prodi, aveva ragionato affermando che: - considerata l’insufficienza di posti letto nelle carceri, - preso atto che i detenuti vivono affollati dentro anguste celle, ergo (?) la soluzione è semplice oltre che assolutamente indolore per le casse dello Stato. Facciamoli uscire, scarceriamoli e che l'ultimo chiuda la porta. Ma non è geniale? Non è conseguenziale ai problemi posti in essere che anche un bambino di sei anni l’avrebbe ideata ? (ed infatti pare che ad un bambino di sei anni si siano rivolti).
Adesso il Berlusca, sotto l’effervescente capigliatura beat, ponsa che ti riponsa, Ghedini che ghedineggia, afferma risoluto, con tutte le tre ”e” ben chiare in mente (ed anche le due “i” le quattro “a” e le sei “o”): Abbiamo una macchina della Giustizia che ci posiziona dopo l’Uganda ed il Bangladesh per velocità, efficienza, mezzi e personale ? Non possiamo quindi garantire giustizia ai nostri cittadini e punire i colpevoli? Il motto “La Giustizia è uguale per tutti” non si è riusciti ad inserirlo in nessuna canzone dell’ultimo San Remo perché assolutamente inadeguato a far rima con chicchessia? La soluzione sempre geniale e lapalissiana è: congeliamo i processi e celebriamone solo alcuni . Chi verrà prima e dopo, in questa gara all’essere processati, of course, lo decide chi comanda e noi sappiamo bene chi comanda oggi in Italia.Dunque il problema, puf, non c’è più….E se questa non è efficienza, eclettismo ed ermafroditismo, cosa altro?