come le nuvole

Post N° 368


“Certo che, se decidi di mostrare il tuo lato migliore e tutti si ostinano a guardarti il culo…”Ovvero:  “Quesiti estivi” Qui in Sicilia, terra da dove partono crudeli insegnati determinati a bocciare i figli somari di padri diplomati per corrispondenza alla Scuola Radio Elettra.
 L'orgoglioso papà In questa terra di confine, dicevo, quando si è in presenza di qualcuno che ama fare il bagno alla moda naturista, in altre parole nudo come mamma lo ha fatto, con tutte le sue cosine bene in vista, si dice che è vestito (?) “all’Ancilina”,  che poi sarebbe “all’Angelina”.  L’espressione risale sicuramente ai nonni, se non addirittura ai bisnonni ed era da molto, moltissimo tempo, che non la sentivo pronunciare, quando mia sorella, nel raccontarmi di un suo amico che aveva fatto un tuffo in piscina dal trampolino, in costume adamitico, ha detto: “…Luigi si è fatto il bagno all’Ancilina!”.A quel punto, distogliendomi da altri più pregnanti e sottili interrogativi, tipici della mia mente acuta e bizantina, mi sono chiesta: Ma chi era mai questa svergognata di Angelina che, molto prima della caduta di ogni remora e pudore (insomma prima delle ultime intercettazioni del nostro, mai abbastanza amato, Premier), ha osato dare scandalo e suscitare tanto scalpore da avere intitolate tutta una serie di espressioni colloquiali (si presentò “all’Ancilina”, fece il bagno “all’Ancilina”, uscì di casa “all’Ancilina”, ecc.  ecc.), al suo nome ed atteggiamento trasgressivo?                              
La risposta credo sia, come al solito, là , da qualche parte, nel vento di levante… Poi, ecco che mio marito, stamani, in tono desolato dice:  “Certo che il mare, oggi, non è proprio tanto madre di Dio!”…Questa espressione la capisco meglio. Intende significare che il mare è agitato, non è buono, essendo la bontà e la calma, attributi certi della Madre di Nostro Signore. Un po' come dire “avere un diavolo per capello” , motto estremamente pertinente allo stato d’animo che si instaura in tutti noi, figli di Fantozzi, quando dopo una settimana di mare calmo da camminata sulle acque, dopo giornate di caldo torrido e di cieli azzurro intenso ecco che, al venerdì mattina, notiamo alzarsi una leggera brezza di maestrale che, al sabato e ancora di più la domenica, si trasforma ineluttabilmente in un vento da tempesta tropicale, con nuvoloni pesanti e cupi e onde giganti che si infrangono, romantiche, sulle scogliere. Poi, nella notte che precede il lunedì o, al massimo, al martedì mattina, “odi augelli far festa” mentre l'estate riprende il suo più consueto clima. 
P.S.: Dalla mia postazione internet, talmente disagiata e primitiva da rendere possibile, mentre aspetto l’apertura di una qualsiasi pagina web, che intraprendenti ragni intessano intricate tele tra il mio naso e la tastiera, un bacio affettuoso a ciascuno di voi.