come le nuvole

Talete e Anassimandro


 “Ciò che rende bello il deserto, disse il piccolo Principe, è che da qualche parte nasconde un pozzo.” (Antoine de Saint-Exupery) Dalla posizione orizzontale che ultimamente mi è solita e che adotto quando voglio enucleare un pensiero profondo almeno due millimetri e mezzo, riflettevo che non tutti i mali vengono per nuocere…. (e questa massima è utilissima e confortante soprattutto quando “i mali” diventano pane quotidiano di un popolo!)Ad esempio, dopo i tagli della Finanziaria ai trasporti locali, credo che smetterò di viaggiare su quegli stessi e gloriosi vagoni che ospitarono i Mille in accaldatissima spedizione verso Calatafimi.Sono quasi certa infatti che comincerò a spostarmi, più fresca e comoda, abbrancicata sul tetto di uno dei pochissimi treni locali presi d’assalto da masse ostinatamente viaggianti e, tale e quale agli appartenenti alla casta degli “intoccabili” indiani (e cioè il genere di società che pare essere la somma aspirazione e la vetta cui tendere disperatamente per gli amministratori siciliani), raggiungerò la mia meta stringendo tra le dita un biglietto il cui prezzo però non sarà espresso in dracme.                            
                        la Carpe è quella in alto a destra che saluta con la manina...Ora dovete sapere che in posizione orizzontale il sangue nel cervello tende a stagnare per cui le mie riflessioni assumono un non so chè di statico e retorico che mi conduce a formulare assiomi inconfutabili e leggi dalla portata universale. Ad esempio ieri ponsavo ed elucubravo, cazzeggiavo ed appisolavo intorno al concetto di bellezza,  alle sue propaggini misteriose e ai suoi fascinosi postulati, per cui….                                                                      
Primo assioma: alla bellezza si perdona tutto.E’ per obbedire a tale principio che, pur in presenza di un essere insulso, nevrotico, meschino, dall’umorismo discutibile, dall’intercalare irritante come una ortica e dalla conversazione banale che sarebbe meglio intrattenersi con un affabile cetriolo, le leggi dell’universo fanno sì che uno sguardo ostinatamente azzurro, un bel profilo e un viso assemblato niente male su di un corpo atletico, rendano quell’essere immune da un bel “vaffanculo for ever and ever”, ma al contrario gli facciano godere della misericordia infinita del suo prossimo (me compresa) che gli concede sempre una seconda chance.                                        ***Secondo assioma: la bellezza è qualcosa che non si può nascondere.E’ per questa ineludibile verità che i miei recettori di bellezza maschile hanno vibrato quando sullo schermo è apparso un killer imbolsito e con un improbabile acconciatura in “Non è un paese per vecchi”  .
Ed è per l’assioma da me testè formulato che quando ho visto un uomo disteso e sofferente, dalla barba grigia e incolta nonchè prigioniero del suo stesso corpo in “Il mare dentro” ,                                                                     
ogni mia fibra ha espresso plauso e compiacimento inchinandosi al fascino maschile di….Javier Bardem .                                  
Poi, per la fortuna dei miei scarsissimi lettori, ho abbandonato la pur comoda posizione supina e mi sono alzata per fare un tuffo, ristabilendo così il normale afflusso di sangue tra i vari organi e mettendo fine alla fase elucubrativa e filosofica di questa prima quindicina di luglio ….