come le nuvole

Post N° 318

  “La guerra stà all’uomo, come la maternità alle donne!” (Filippo Tommaso Marinetti, 1876-1944)

Tra l’ Eminenz grigia e il Cavaliere azzurrognolo, c’è dunque una acclarata e quasi totale identità di vedute su quello che è “il misterioso mondo dell’universo femminile”….

Essi pensano (e sperano di trovarne conferma su Discovery Animal Planet), che le femmine dell’uomo siano piccoli, dolci e cari armaluzzi, alcuni persino sospettabili di anima, intuitivi più che razionali, pazienti anzicchenò.

Entrambi amano definirle (tale e quale recitavano i vecchi sussidiari di fascista memoria), quali Angeli del Focolare.     Il Cavaliere azzurrognolo, all’ultimo mega congresso le ha descritte come lavoratrici instancabili, studentesse modello (pur rimanendo, poi, perfettamente disoccupate), che si battono fieramente per difendere la prole, rimanendo però docili al pettine e facilmente addomesticabili, dall’uomo che non deve chiedere mai.

Egli ritiene che la loro capacità di perdono sia stata provvidenzialmente ingrandita da madre natura, proprio per consentire alla specie di portare, con un certo decoro, quelle corna ramificate, che solerti e maschi consorti, non mancheranno di fornire.

Pur totalmente sprovviste di capacità imprenditoriali, economiche, commerciali, o comunque di doti intellettive spendibili in pubblico, il maschio generoso, misericordioso ed azzurrognolo, accorderà loro (come prevede il programma elettorale al punto secondo, paragrafo quarto, comma 3….si, la scritta in piccolo, là in fondo a destra….) alcuni posti nella compagine governativa…

Si stà valutando se riservare loro il Ministero dei Pannolini,  quello per le Raccolta Punti della Mira Lanza (che è pure dotato di portafoglio, anzi di borsellino, per la spesa) o  quello per le Nuove Ricette di Cucina, che prevede interessanti escursioni all’estero, per una comparazione con le altre realtà culinarie mondiali.

                                       Il ministro al lavoro

Comunque sia, la  femmina dell’uomo azzurro, è stata nominata Sovrana assoluta del Regno della Cucina e del Tinello ( Regio Decreto Berlusconi, prot. n. 12345) e le è stato affidato un compito delicatissimo, di estrema responsabilità : “cucinare prelibatezze per gli scrutinatori” (pare vi sia stata espressa preferenza per le crostate).     

E’, comunque, in questo mitico Regno piastrellato (e tirato a lucido dalla medesima Sovrana), che essa potrà attendere, apparecchiando il desco, il ritorno del guerriero stanco.

   La Regina alle prese con i problemi di ri-Governo...

Certo, ci potranno essere singole fattispecie di guerrieri azzurrognoli che, più che stanchi, torneranno a casa incazzati neri e, visto il valore di mercato dell’universo femminile, alla notizia che la cena non è perfettamente in linea con quanto sognato, potrebbero pure scapparci una decina di ben assestati manrovesci alla Sovrana del Tinello...Tuttavia, si badi bene, non verrebbe commesso alcun reato di “lesa maestà” perché si sà, l’uomo che non picchia almeno una volta al giorno la moglie, come può dimostrarle il suo passionale amore? (E poi, ragazzi,questa è campagna elettorale, mica una pubblicità del Mulino Bianco)….

L’unico punto, dove i due illustri rappresentanti del popolo italico, quello simil cattolico e l’altro simil laico, dissentono, sono per la specie femminile ricadente nella sotto categoria (non ancora studiata da Discovery ma, al momento, esclusivo appannaggio delle pay tv e, in orario notturno), detta delle “gnocche”….

Là il Cavaliere azzurro ha idee un tantino più ardite e avanguardiste rispetto all’esimio prelato.

E mentre Eminenz, le vedrebbe bene, inginocchiate a lustrare i sacri marmi che conducono agli altari, l’altro le posizionerebbe meglio in orizzontale (un cartello di fans napoletane, testuale, riportava “Silvio, per te, anche in diagonale!”)…Assetto, questo, potenzialmente aerobico che, dicono, favorisca notevolmente il procacciamento, col sudore della….ehm, fronte, di un contratto come velina, letterina,  schedina, o mignottina, che dir si voglia….

  Kamasutra, posizione detta a "compasso" n.25

Notizie di cronaca riferiscono di platee femminili, in delirio mistico, di fronte alla su esposta descrizione di sé e delle proprie competenze e specificità.

Cosa questa che ci riporta, dritti dritti, alla nostra realtà nazionale del 1940 e mi ricorda un brano letto su di un libro delle elementari di mia madre, dove si raccontava di una finestra, illuminata fino a tarda notte, in quel di Palazzo Venezia, e di un Duce che indefessamente lavorava e vegliava sulle sorti italiche…

A volte, la nostalgia, a noi donne, gioca brutti scherzi! 

P.S.:  Film consigliato, alle benevole signore “in diagonale”, per una opportuna revisione critica, “Una giornata particolare” di Ettore Scola.