Non siamo morti , né ammalati.Luca gode di un po’ più di tempo libero , nelle ultime due settimane , mentre io non so più cosa sia. ( Il tempo libero , non Luca ) . Ieri sera , castagnata sul camino con una bottiglia di rosso da paura : un fiume di chiacchere con una coppia di amici , Phil Collins in sottofondo , teelight accese qua e là.La sera prima invece abbiamo fatto tardi in un locale dove suonavano live degli amici . Sembravamo i due bifolchi che se ne vanno in città la sera di festa…nessuno dei due è troppo frequentatore assiduo della società e dei suoi status symbol , anche se una serata ogni tanto è divertente e soprattutto segna in maniera chiara la differenza tra il vivere a contatto con la natura ed il vivere in città. Da queste parti si sente ancora il gallo che canta all’alba , le campane , il frinire delle cicale e dei grilli nelle sere d’estate. Quando porto fuori Scott , la mattina , il passare delle stagioni è un concetto tattile , non una data sul calendario. Stivali di gomma fradici di rugiada , sul sentiero che porta al bosco ci si imbatte in scoiattoli , ricci buffissimi , qualche fagiano , una mattina addirittura in una volpe che mi ha tagliato la strada. Una passeggiata così , per quanto breve sia – 10-15 minuti – è come dipingere su di un quadro : si parte da zero , tela bianca ed ogni giorno vi si aggiunge un colore , una sfumatura , lo si lascia riposare per poi tornare a guardarlo con nuova obbiettività ed apportare modifiche o cancellare eventuali errori. Ogni giorno che inizia così , porta un sacco di riflessioni , lasciatemelo dire. Forse troppo intime per essere sbattute su di un blog , ma ognuna di esse , merita la propria attenzione per la sua insita bellezza , grazia o per il suo esatto opposto. Ok , vi siete beccati il post “serio” : doveva arrivare , prima o poi…
Wilderness thoutghs.
Non siamo morti , né ammalati.Luca gode di un po’ più di tempo libero , nelle ultime due settimane , mentre io non so più cosa sia. ( Il tempo libero , non Luca ) . Ieri sera , castagnata sul camino con una bottiglia di rosso da paura : un fiume di chiacchere con una coppia di amici , Phil Collins in sottofondo , teelight accese qua e là.La sera prima invece abbiamo fatto tardi in un locale dove suonavano live degli amici . Sembravamo i due bifolchi che se ne vanno in città la sera di festa…nessuno dei due è troppo frequentatore assiduo della società e dei suoi status symbol , anche se una serata ogni tanto è divertente e soprattutto segna in maniera chiara la differenza tra il vivere a contatto con la natura ed il vivere in città. Da queste parti si sente ancora il gallo che canta all’alba , le campane , il frinire delle cicale e dei grilli nelle sere d’estate. Quando porto fuori Scott , la mattina , il passare delle stagioni è un concetto tattile , non una data sul calendario. Stivali di gomma fradici di rugiada , sul sentiero che porta al bosco ci si imbatte in scoiattoli , ricci buffissimi , qualche fagiano , una mattina addirittura in una volpe che mi ha tagliato la strada. Una passeggiata così , per quanto breve sia – 10-15 minuti – è come dipingere su di un quadro : si parte da zero , tela bianca ed ogni giorno vi si aggiunge un colore , una sfumatura , lo si lascia riposare per poi tornare a guardarlo con nuova obbiettività ed apportare modifiche o cancellare eventuali errori. Ogni giorno che inizia così , porta un sacco di riflessioni , lasciatemelo dire. Forse troppo intime per essere sbattute su di un blog , ma ognuna di esse , merita la propria attenzione per la sua insita bellezza , grazia o per il suo esatto opposto. Ok , vi siete beccati il post “serio” : doveva arrivare , prima o poi…