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Il mio pensiero si ferma sulla crescita della mia nipotina, come ènaturale, ma il pungolo ad affrontare questo tema spinoso non silimita, certo, ad un mio particolare interesse. Per il bene comune,vorrei  auspicare  che  gli insegnanti, di  ogni  ordine  e  grado, acuore  avessero,  oltre  il  trasferimento  ai  discenti  del  propriobagaglio di conoscenze in ogni  campo del sapere umano, utile alfuturo della loro vita pratica, anche ciò che di buono e di bello essihanno sperimentato nella loro vita psichica, affettiva e di relazione;che avessero  a cuore  la formazione  completa  delle  giovani  viteaffidate alle loro ineludibili cure e inculcassero in esse il gusto dellariflessione, la  profondità  dei sentimenti più  veri, un certo  giustodistacco  dalla materialità più banale, dall'arrivismo ad ogni  costo,dall'apprezzamento  del sacrificio  e  della lotta, soli  forieri di sanevittorie. Sono, questi, gli  stessi compiti  che  spettano  ai  genitori,ma se fossero svolti in un insieme d'intenti, darebbero frutti  sicuri.I  giovani, oggi, fin da  piccoli, vivono attratti e  distratti dalle  milleluci di interessate pubblicità. Sono, oserei dire,anaffettivi, disponibiliad  ogni  pur  che sia novità, e  sono  fragili, spesso anche per colpadegli adulti. Io  amo molto i giovani: sono belli e sprovveduti. Moltosi concentrano sul futile e, come è anche naturale , sul divertimentoad  oltranza. Ecco, i  loro  insegnanti  sono,  frequentemente,  ancoragiovani  e  attraversano  anch'essi  strade  impervie, ma  devono faredi tutto  per assicurare  ai  loro discepoli la  vicinanza, la condivisione,il sostegno e l'esperienza  del compagno  di strada  che, prima di loroha sperimentato il cammino  e, al  loro  fianco continua ad affrontarlo,sempre  pronto  a  dare  una  mano, tesa  alla  realizzazione   dei lorosogni: quei sogni che  sono  stati  anche i propri. Pertanto, auguro  unbuon inizio di anno scolastico a docenti e discenti tutti.MARIA TERESA SAVINO