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LA VEGLIA


La notte stendelunghe bende d'ombrasulla terra assopitama le sue piaghenon ricopre, intere.Non rende all'uomola pietosa notteil dolore più lieve: anzi l'accende. Nella fittizia pacenessuna angoscia tace! La notte fondafila pece oscura.L'orologio scandiscetocchi brevi sulla veglia insensata.Un abbaiare lungodisperatourla pena di cane solo, rottabavosa d'incubi e paure. Pena di cane... Pena tua e mia!             MariaTeresa Savino           ( da Radici d'infinito )