Fate...fate ciò che volete all'inerme poesia, con il vostro linguaggio presuntuoso e gergato che stenta a staccarsi da terra che grida "Aiuto"ai soloni imbarbariti. Gli applausi fragorosi e impuniti saziano lunghe cordate. Della misera abbattono la voce. Resta, alla fine, densa caligine atra e il senso di sconfitta che è nell'aria. Si è perso tra la folla il bambino di Andersen che gridava: "Il re è nudo!" Maria Teresa Savino ( Poesia inedita )
SENZA TITOLO (POESIA)
Fate...fate ciò che volete all'inerme poesia, con il vostro linguaggio presuntuoso e gergato che stenta a staccarsi da terra che grida "Aiuto"ai soloni imbarbariti. Gli applausi fragorosi e impuniti saziano lunghe cordate. Della misera abbattono la voce. Resta, alla fine, densa caligine atra e il senso di sconfitta che è nell'aria. Si è perso tra la folla il bambino di Andersen che gridava: "Il re è nudo!" Maria Teresa Savino ( Poesia inedita )