comunicare

poesie varia letteratura pensieri in libertà

 

UN NUOVO GIORNO

         " Good  morning "

                    e  

            un pensiero 

                    di

         Pascal  Quignard:

           Tutti i mattini

        sono senza ritorno

                  

 

Prima Colazione, Uova Fritte, Pasto

 

FIORI PER ME

    

 

          PENSIERI

Guardo il fumo che sale

e che si sfila

in alto, a poco a poco,

in forma varia

di ellissi e di spirale

intrecciate e disciolte

in strano gioco.

Io guardo, fumo  e penso

ed a quei fili

attacco i miei pensieri,

chè vadano lassù

nel cielo immenso

e tornino da me

un po' meno neri.

MariateresaSavino

 

 

P O E S I A

           Un piccolo

sciame di farfalle

addolcisce

il mio cielo invernale.

            Volteggiando

si appropria

del mio cuore.

mariateresa savino

 

A U G U R I

Fasciati di solitudine

stranieri più che mai

sorridenti

ci scambiamo

gli auguri.

   mariateresa savino

 

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P O E S I A

          C U O R I

E il cuore batte

contro un altro cuore.

Batte tranquillo,

con sommessa voce:

voce di quieta pioggia

che,lieve,sfiora i vetri.

No,non s'avvede che

nell'altro

infuria,implacabile

cupo,l'uragano.

mariateresasavino

 

P O E S I A

Nascondi il tuo pensiero

come il  riccio

nasconde la castagna.

Quello,pungendo

mostra la verde grinta

e dissuade la mano.

Tu,al contrario

sei dolce nell'aspetto.

Oltre la scorza

quanto impenetrabile!

Maria Taresa Savino

 

HAIKU

  SUL PICCO ARDITO

 UNA PICCOLA STELLA

 IL CAPO INCHINA

  Maria Teresa Savino

 

HAIKU

  IN CIMA AL MONTE

  UN DIADEMA DI LUCE.

  RINASCE IL GIORNO

  Maria Teresa Savino

 

H A I K U

UN GIORNO NUOVO

PORTA LA VITA.AL CUORE

ANSIA D'AMORE. 

  Maria Teresa Savino

 

FILOSOFIA DI VITA

Osservate  con  quanta 

previdenza  la  natura,

madre del genere umano

ebbe cura di spargere

ovunque un  pizzico di

follia. Infuse  nell'uomo

più passione che ragione

perchè fosse meno triste.

Se i mortali si guardassero

da qualsiasi rapporto con

la saggezza, la  vecchiaia

neppure esisterebbe.La

vita  umana  non è  altro

che  un gioco della  follia.

Il cuore ha sempre ragione.

  Erasmo da Rotterdam

 

Messaggi del 10/04/2016

DEL DIALETTO ( seguito)

Post n°486 pubblicato il 10 Aprile 2016 da mariateresa.savino

Dialetto: la prima forma linguistica appresa in famiglia, perlopiù

usata nel contesto domestico. E' una lingua di affetto che, ormai,

ci  riporta  indietro nel   tempo e  ci ricorda i nostri vecchi che la

parlavano comunemente  nella vita  di relazione  quotidiana. Per

un  certo periodo  e, a  partire  dall'ultimo  dopoguerra,  il dialetto

specie  al  Sud, è  stato  ( se  così si  può  dire)  alquanto  snobbato

per la necessità di un più agevole apprendimento della lingua italia-

na, talchè, ad  un  certo  punto, ai  nostri figli è venuto  a  mancare

il risvolto popolare e  locale  del nostro dialetto.

In seguito e soprattutto per l'interesse rivolto ai dialetti da linguisti

e scrittori (cito,fra tutti, Pasolini) quale genuino ed efficace modo di

comunicare, per la ricchezza dei modi di dire, dei  proverbi e, infine

come   varietà  linguistica  da studiare, approfondire e di cui riappro-

piarsi, il dialetto  ha  ritrovato  il  suo spazio  vitale  ed è stato anche

riproposto come conoscenza nelle scuole, specie nelle Primarie, dove

i più  piccoli,  ormai  avvezzi  ad  esprimersi solo  in  Italiano, poco  o

niente sapevano del dialetto locale. Nella mia città, vari  Autori hanno

rivolto  attenzione al dialetto locale, facendone materia di studi quanto

alla fonetica, alla grammatica ed alla sintassi e pubblicando persino un

dizionario. Altri  hanno rivolto al dialetto la  propria  creatività artistica

scrivendo e musicando canzoni dialettali ed altro. La loro opera è stata

sempre  molto  apprezzata  e  il loro impegno ritenuto encomiabile.

Per  loro  merito, la  nostra  lingua  locale,  popolare,  intima, sarà nel

tempo ereditata, quale  patrimonio  della  realtà  storica  e  domestica

della città in cui sono nata e risiedo.

                                        Maria Teresa Savino

                                

Quando cammino per i vicoli  sento come una voce antica

che mi sospira e pare  un sogno di cavalieri e di madonne.

Quando mi perdo nei vicoli, io sento ancora un canto antico

che mi racconta di innamorati, di finestrelle e di serenate.

 

E giravano le voci, come una sera,(Ritornello)

come di un cuore antico che non sa più frenare

perchè sei bella tu, come una volta tu:

stradine consumate che sanno ancora incantare

perchè sei bella tu, senza peccati tu, chiese di santi

e luce sulle paure e sulle miserie.

 

Quando mi avvio per le stradine, sento ancora un pianto antico

che sale in cielo per i canali e  indica la strada per S.Michele.

Quando giro per le stradine, vedo come un sole antico

che illumina i palazzi con i giardini e mi dà speranza.

 

Ritornello: E giravano le voci come una volta, ..

                 in questo cuore antico che non sa rassegnarsi

                 perchè sei bella tu ( ecc... )

 
 
 

DEL DIALETTO

Post n°485 pubblicato il 10 Aprile 2016 da mariateresa.savino

Lingua  vernacolare  o vernacolo  (dal latino vernaculum)  desi- 

 gnava tutto quello che veniva costruito, confezionato, coltivato

 in casa, in contrapposizione  di ciò  che  proveniva dall' esterno.

La lingua veicolare, invece, era  la lingua  liturgica o franca  che,

anticamente, era  in  latino per tutto il mondo  cattolico, mentre  

l'insegnamento religioso  avveniva nella lingua  locale. Vernacolo,

dunque, sinonimo di dialetto, che identifica una lingua autonoma

rispetto alla nazionale. Ogni dialetto ha  una propria  caratterizza-

zione  territoriale,  priva,  però  di  rilevanza  politica  o  prestigio

letterario. Secondo  studi  filologici, prescinde da qualsiasi legame

con la lingua ufficiale vigente nel territorio di appartenenza, anche

se, a volte, possono esserci  parentele o somiglianze. " Una lingua

è  un dialetto che  ha  fatto  carriera ". L'aforisma  vuol significare

che la  differenza tra lingua e dialetto è di  natura politica  più che

linguistica.  SEGUE...AL PROSSIMO POST.

.

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: mariateresa.savino
Data di creazione: 09/06/2008
 

P O E S I A

      GRAFFITI

      Mi ritrovo

      un intrigo

      di graffiti

      su questo mio cuore

      di talco.

      E non ricordo più

      chi li ha tracciati.

      mariateresa savino

 

Le più segrete pulsioni

il mio sangue,la vita

a stille si convogliano

su minuscole sfere.

Inconsapevoli biro

raccolgono tutto di me.

mariateresa savino

 

MATTINO

 Levati...E' l'ora!

 Apri le finestre

 e fuga l'ombre

 della notte,

 nere.

 Nell'abbagliante

 realtà del sole,

 riprendi

 solitario

 il tuo cammino.

mariateresasavino

 

 

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P O E S I A

      UNA  FARFALLA

 

Fragile farfalla che vai

 

di fiore in fiore

 

con le ali di seta

 

dipinte dal Signore,

 

la tua vita è sì breve

 

che tu ne conti l'ore...

 

eppure t'inebri d'azzurro

 

finchè ti regge il cuore.

 

Poi,esausta,ti abbandoni

 

tra le foglie e i boccioli.

 

Così paghi alla vita

 

il prezzo dei tuoi voli.

 

Maria Teresa Savino

 

P O E S I A

NON TI AFFANNARE 

A SPIEGARMI I PERCHE' :

ARROVELLARSI E' VANO.

BEN LO SAI...

IO SONO E RESTO

AVIDA FARFALLA.

Maria Teresa Savino

 

P O E S I A

L'inverno è qui,

privo di voli,arreso.

Gracchia sul campanile

la nera ombra dei corvi

e le bianche colombe,

verso sera,

si appollaiano

meste

sul balcone.

mariateresa savino

 

P O E S I A

Tante voci han riempito

di note i miei giorni.

Alcune, stentoree

le ho mal sopportate.

Mi ha sempe intenerita

la voce dei bambini.

Una, fra tante

mi ha dato emozioni.

Profonda e dolce

mi è entrata nel cuore

come spina che buchi

una vena

come raggio

di sole nel buio.

Maria Teresa Savino                      

 

IL CHIODO

Ritorni nelle mente

e vi rimani

pensiero fisso

chiodo arrugginito

che, dal muro

è difficile staccare.

            %

Prova e riprova

se ne viene a capo

ma, sfaldato

sul muro resta il buco.

   Maria Teresa Savino

 

 

F I O R I

Chiunque tu sia

per quanto gentile

o amorevole sia

ti prego

non regalarmi fiori.

Adornane gli altari

dove, ogni giorno un Dio

abbraccia la sua croce.

Non regalarmi fiori

perchè io li amo così tanto

da non sopportare

di vederli morire.

   Maria Teresa Savino

 

AFORISMI

L'arte nasce quando la segreta

visione dell'artista si accorda

con la manifestazione della

natura per trovare nuove

forme.

                   %

La poesia è la luce di un lampo;

quando è solo accostamento

di parole, diventa  semplice

composizione.

                   % 

La musica vera è quella che

rimane nell'orecchio di chi

l'ascolta dopo che il cantore

ha terminato il suo canto,e

quando lo strumentista ha

finito di toccare le corde.

        Kahlil  Gibran 

                  

 

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