vecchiomare

Ecoballe ? eco...balle


   Finirà così, finirà che le ecoballe ammucchiate da anni e anni in magazzini e capannoni della Campania, inutilizzabili nel termovalorizzatore di Caserta e delle quali nessuno sa come sbarazzersene, un giorno prenderanno silenziosamente la via del mare.  Si prenderà una vecchia carretta in disuso, una di quelle superpetroliere monoscafo che non hanno più diritto a navigare e che intasano i porti dell'Africa - e non solo - in attesa di essere tagliate pezzo a pezzo dalle mani di poveracci dalla pelle nera destinati a una vita breve, si riempirà di tonnellate e tonnellate di ecoballe. Si troverà certo un comandante capace di portare il mostro ecologico in mezzo al Tirreno, là dove la profondità di 4 mila metri sembra una discarica assolutamente perfetta, magari già intasata di tossici rifiuti.E la nave avrà un incidente proprio lì, affonderà in breve tempo con tutto il suo carico frutto della nostra civiltà...e le assicurazioni dovranno pure pagare, perchè la nave sarà ovviamente dotata di documenti falsi, di certificazioni mai avvenute....Finirà così, e nessuno saprà nulla per anni, perchè per l'operazione di carico si sceglierà il tempo giusto - quello delle ferie di agosto quando nessuno vede e sente - il porto ottimale,  equipaggio con bocca chiusa e tasche piene di soldi. Poi un giorno le assisterà a un immenso improvviso fiume di spazzatura galleggiante che risalirà le coste del belpaese, si faranno ipotesi, eleucubrazioni, indagini. Si riempiranno i giornali di titoloni ad effetto, si cercheranno  i colpevoli, si ascolteranno promesse, certezze sul fatto che "il caso sarà risolto in tempi brevi". Poi l'interesse scemerà, la colpa sarà di qualche nave da crociera che ha scaricato i rifiuti in mare invece di accumularli a bordo per riportarli in porto, e la grande sceneggiata sarà terminata senza colpevoli. Ci sarà anche il classico pentito a cui nessuno potrà mai credere...una storia già vista, già scritta, già sperimentata.E il mare, il grande mare che ci permette di vivere, che permette la vita anche a coloro che lo usano unicamente come immensa discarica economica e sempre a disposizione, ancora una volta dovrà impegnarsi nella battaglia, ormai guerra aperta, per salvare se stesso...e  salvare se stesso significa salvare il pianeta: ci riuscirà, è scritto nel cosmo, ci riuscirà. Ma a prezzo della vita dell'uomo sulla terra, dell'uomo a cui del mare importa solo la vacanza d'agosto.Per chi ritenesse che si tratti del solito sfogo di un ambientalista da scrivania o -peggio - di terrorismo ecologico finalizzato a chissachecosa, dico solo che a chi naviga l'incontro con fiumi di spazzatura solida galleggiante è tristemente ben noto. A volte questo fiume  lambisce spiagge di famose località turistiche in momenti inopportuni...non ci credete ancora? digitate su google "spazzatura in mare", oppure, per chi sa l'inglese, "sea rubbish"... e forse sarà la volta buona che finalmente v'inkazzete.