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Memorie olfattive


18°  in casa e 15°  fuori stamattina alle 9,  cielo grigio e un'aria sferzante.E' decisamente autunno!  Sul letto ho già l'imbottita a fiorellini.Fra tutte, l'autunno è la stagione alla quale associo più odori e pofumi.Odore di foglie bagnate sotto gli alberi, profumo del mosto che bolle nei tini e mia mamma che mi faceva i 'sugoi', crema di succo d'uva e farina.  O vin cotto, se ci aggiungeva anche mele, pere e patate americane.O il profumo della polenta che mia nonna cuoceva nel paiolo di rame.  Profumo di zucca arrostita nel forno o pannocchie abbrustolite sul fuoco.O di funghi, sbrise, che coglievamo sugli alberi, all'incrocio dei rami. O gli ultimi ricci d'uva lasciati sui tralci per un'ultima raccolta tardiva, per gustarli freschi fino in fondo alla stagione.O il profumo dei quaderni e dei libri nuovi quando si riprendeva la scuola.Mi chiedo se i miei figli hanno ricordi sensoriali o se per loro è una stagione come un'altra.In fondo, si dice che l'olfatto femminile sia sette volte più sviluppato di quello maschile.  Di sicuro l'olfatto più fine ce l'ha Laky, quando nasetto in su annusa l'aria; ma più che l'autunno, penso che lui percepisca qualche cagnolina nei dintorni.
P.S. O l'odore di legna bruciata. Oggi i vicini hanno acceso il camino, noi la stufa a pellet.