casalingapercaso

L O N D O N


  A.S. Ho dovuto togliere le foto perché rallentavano l'apertura del blog. Arriviamo a Londra, aeroporto di Stanstead, verso le 21 del 3 ottobre.  Un autobus,  guidato da un romano nervosetto, ci porta in città.  Il buio non ci permette di godere della campagna inglese, peccato.  In città mi colpisce il cartello del ponte dei Frati neri,  dove si è ‘suicidato’ Calvi.  Doveva fare molta palestra per riuscirci ….A Victoria Station prendiamo il treno per Lingfield e poi il taxi per arrivare al nostro residence.  Il giorno dopo scopriamo quanto è bello.  La sistemazione è ottima:  abbiamo un monocale con angolo cottura per ogni coppia.  I 3 ragazzi maschietti hanno un monolocale per loro,  e si divertono un sacco,  anche i genitori.Ecco il posto,  tipicamente inglese,  con uno splendido parco.  Di sera ci ritroviamo tutti nella grande cucina e mangiamo all’italiana.  Finalmente tanto tempo per chiacchierare tra amici,  senza l’assillo del tempo,   di tornare a casa … tanto a casa c’eravamo già,  perché per quegli 8 giorni questa è stata casa nostra. Questa è la foto di un ‘vecchio alberello’  cavo,  una quercia,  attrazione di Lingfield.  Non so quante centinaia d’anni avesse,  ma li portava proprio bene.  Quelli dentro sono i nostri ragazzi,  il mio è quello più dentro di tutti,  timidone.Mi ha colpito molto questo cartello,  indice di  civiltà  e sensibilità verso gli anziani.Londra è una grande metropoli,  sono rimasta stupita di trovare così tanti fiori. Mi aspettavo un traffico caotico,  ma anche nell’ora di punta,  sempre scorrevole,  pur con la pioggia.  E’ molto peggio nella mia città,  che è 20 volte più piccola.  Quasi quasi manderei il sindaco e l’assessore al traffico a prendere ripetizioni ….Abbiamo girato la Londra classica,  ho fatto centinaia di foto,  ma qui vorrei farvi vedere cose meno conosciute,  o se conosciute viste coi miei occhi.Intanto,  il Tamigi,  per me l’arteria di Londra,  inteso proprio come arteria pulsante che porta sangue e ossigeno alla città.  Sapete che segue la marea e si alza di 7,20 m. ogni giorno?  E i suoi ponti.  Mi è tornato alla mente il libro di J.K. Jerome,  Tre uomini in barca.
un ponte visto da sottola ruota Ecco, a Londra c’è tanto cielo,  spesso terso,  forse perché con la pioggia si lava spesso;  io l’ho trovato bellissimo. E i parchi,  con tanti scoiattoli e uccelli,  e questo è St. James’s Park Non abbiamo tralasciato le mete classiche,  avrei piantato una tenda in Trafalgar Square.  Alla National Gallery era in corso una mostra  ‘Da Monet a Picasso’,  con splendidi quadri,  anche i girasoli di Van Gogh,  e Monet e Renoir strabilianti,  per tacer di Pissarro.  Insomma,  ci ho lasciato il cuore e gli occhi.Visto che cielo blu sopra l’Ammiraglio Nelson?
E questo è una scultura,  andando da Trafalgar Square verso Westminster,  dedicata alle donne,  per ricordare il loro contributo durante la guerra. E ora un po’ di foto di mete classiche.  Sono un po’ storte,  ma non so ancora usare bene Photoshop.
        Questa è la mia Londra.